Arcangelo Tinari
“IL NOSTRO FUTURO PARTE DAL RIPRENDERE CIÒ CHE È STATO, LE RADICI DELLA NOSTRA STORIA, IL NOSTRO TERRITORIO ”
Guardiagrele è uno stupendo borgo di pietra sui pendii della Maiella. Antico e pieno di atmosfera. Il ristorante dello chef Arcangelo Tinari racconta la storia del territorio e della gente che lo abita. Una storia iniziata negli anni ’60 quando il locale era una semplice fiaschetteria e i nonni di Arcangelo Tinari iniziavano il loro viaggio nel mondo della ristorazione. «Sono nato in trattoria, ne ho assorbito il clima di allegria, le sensazioni e le emozioni che il creare un piatto sa regalare», racconta lo chef. Per questo le sue creazioni sono così pregne di memoria contadina, riaggiornati naturalmente, ma profondamente semplici, con quel sapore ineguagliabile dei prodotti a chilometro zero. «La cucina racconta una terra generosa e l’antica civiltà che la contraddistingue», è il motto di Villa Maiella che conta, infatti, anche sulla fattoria attigua. Con grande onestà. «Quando sono in cucina non cerco materie prime difficili o complesse da lavorare, tanto per fare scena: traggo invece ispirazione da quelle apparentemente più modeste. Il mio territorio regala ingredienti di vera, naturale bontà, ma amo scegliere anche prodotti semplici, talvolta di recupero». Nella carta, pane e pasta fatti in casa, i ravioli di burrata allo zafferano de L’Aquila, le minestre, le carni bianche, la selvaggina, il maialino nero della nostra fattoria, i formaggi.