Alberto Tonizzo
“PORTARE SUL PIATTO LA PROFONDITÀ DI UNA STORIA, DI UNA CULTURA, DI UNA TRADIZIONE ”
L’avventura di Alberto Tonizzo (1975) inizia in tenera età proprio Al Ferarùt, l’avviato ristorante di famiglia, nel quale crebbe come figlio d’arte di terza generazione. Debutta con i dolci, ai quali segue un serio tirocinio per tutti i percorsi della ristorazione partendo in sala con il papà, fino ai fornelli, passando per studi e stage con maestri come Vinicio Dovier e Igles Corelli. Resta l’imprinting di casa nella ricerca di ingredienti genuini della sua terra, la “Zona delle Sorgive”, valorizzati dal metodo della tradizione. E anche adesso, nella sperimentazione più contemporanea, con materie particolari e preziose come mieli, bacche e zafferano, permangono genuinità e radicamento al luogo. La sua cifra risiede in una tecnica affinata a dar forma alla passione, all’amore dei sapori nella loro condivisione. La sua creatività, racconta lui stesso, «arriva da una folgorazione, in un istante, che lascia libero l’istinto; il resto, poi, arriva da sé» a portare sul piatto «la profondità di una storia, una cultura, una tradizione». Come per le sue Sarde in saor, classico della cucina venetoistriana, in versione “aspic” con abbinamenti di mela e uvetta: rinnovato sì, ma preservato nella sua tipicità. E al motto «Forza ragazzi!» rivolto alla sua brigata, formula vincente di entusiasmo, maestria e creatività, che sa sorprendere anche solo con un’aringa.