Prima lo studio,
poi il lavoro e le scelte di vita mi hanno portato spesso a viaggiare lontano dalla mia Venezia, dove sono nata, vicino alla chiesa della Madonna dell’Orto a Cannaregio.
Abito davanti alla Laguna nord, a Palazzo Donà dalle Rose, che ospita dal 1600 l’omonima famiglia, e alcuni atelier d’artista tra cui Rosa Mundi e Sonia & Janine von Thungen.
Intorno a casa, c’è un mondo di tesori imperdibili. In calle del Fumo, Gianni Basso, ultimo erede dello stampatore Aldo Manuzio, lavora ancora con i caratteri mobili, e in Campo dei Miracoli, la chiesa di Santa Maria dei Miracoli, capolavoro di fine ’400, custodisce alcuni preziosissimi marmi intagliati. Sempre nel raggio di pochi passi, ci si lustrano gli occhi davanti alla facciata dell’Ospedale Civile Santi Giovanni e Paolo e alla pregiata vera da pozzo scolpita di San Zanipolo al centro del campo.
Come ogni veneziana, ho i miei indirizzi del cuore. La caffetteria Rosa Salva, per i tramezzini al granchio. La Galleria Diciotto di vetri di Murano dell’800, gestita dal filosofo Federico Adalberto Zanini. Cameraphoto di Vittorio Pavan, per i collezionisti di foto originali e introvabili. Lo studio
Artefact Mosaic, dove Alessandra Di Gennaro e Romuald Mesdagh fanno mosaici e corsi su richiesta. Arzanàrt Marbled Paper Studio per opere e gioielli in carta marmorizzata. La Corte Dell’Arte, del rigattiere Ballarin.
Quando ho un po’ di tempo, mi fermo a fare un giro alla Libreria & Bistrot Sullaluna, alla Fondamenta Misericordia, e a Palazzo Grimani per rivedere la Tribuna con la collezione di statue classiche romane e ripassare le forme del Rinascimento. Ma poi non so resistere, e faccio un salto da Giovanna Zanella (Castello 5641), che come una scultrice del nostro tempo disegna e confeziona scarpe stravaganti. Chiara Modìca Donà dalle Rose, avvocato, direttrice di BIAS (Biennale Internazionale di Arte Sacra Contemporanea) e presidente della Fondazione Donà dalle Rose.