Gabriella Labate: «Oggi sono grata alla vita»
Un grande amore con Raf, che dura da 35 anni. Una splendida famiglia. Una malattia superata. E un romanzo appena (ri)pubblicato. Per l’ex showgirl, questo è un Natale felice. Che festeggerà al caldo e con tanti affetti intorno
l suo primo romanzo, Nudi (Aliberti Love), sta riscuotendo consensi. Ma Gabriella, coreografa con un passato da showgirl di successo, ha tanti altri motivi per essere soddisfatta. A partire dalla sua storia d’amore con Raf (Raffaele Riefoli), il cantante che le ha rubato il cuore 35 anni fa. Anche se, come ci racconta, la relazione non era partita a gonfie vele…
Dove passerai il Natale?
«Di solito lo festeggiamo un anno a Roma e uno a Miami, dove abbiamo casa. E per le feste 2023 è la volta della Florida».
Come mai avete scelto Miami?
«Eravamo venuti in vacanza 20 anni fa, invitati da Teo Mammuccari. Siamo amici da una vita. Lui si era trasferito là e ci ha convinti a prendere un appartamentino vicino al suo, sulla famosa Ocean Drive. Ora, invece, abitia
Imo in una zona tranquilla, di villette. Certo, il Natale a Miami è diverso: fa caldo e la gente gira in shorts. Ma a casa nostra l’atmosfera è quella classica: faccio sempre l’albero, il presepe e cucino la cena del 24. Preparo la tavola con cura, perché si celebra la nascita di Nostro Signore. Quest’anno inviterò un po’di amici italiani e a mezzanotte andremo tutti insieme a messa». Alle persone care regalerai il tuo libro? «A quelle che hanno “occhi giusti”. Nudi è un romanzo che tocca argomenti forti e la storia, purtroppo, è molto attuale. Si parla anche di mogli picchiate, che anni fa erano considerate quasi “normali”. Per fortuna, oggi c’è una presa di coscienza da parte di molti uomini. Ho scritto questo libro con passione: è una grande avventura sentimentale e c’è una storia d’amore al femminile».
Quando è nata l’idea?
«Nel 2014. Ho sempre amato scrivere, come leggere. Avevo sentito di una brutta vicenda di cronaca su una bimba scomparsa. E nella mia mente, come in un puzzle, si è composta la storia di Sara, la protagonista. Mi sono ricordata i racconti di mia madre e di mia nonna, tanti episodi che ho cucito insieme in
un romanzo. Ho scritto le prime 30 pagine, ho chiesto a Pierfrancesco Pingitore (regista, fondatore del Bagaglino) un parere e lui mi ha spronato a continuare».
Raffaele, tuo marito, si è complimentato pubblicamente per il libro.
«Mi ha fatto piacere. Lui non ne sapeva niente, l’ha letto quando era già stampato. Non volevo essere influenzata. Il romanzo era già uscito nel 2016 con il titolo La gonna bruciata. Mi stavo godendo le presentazioni e i “firmacopie” quando è arrivata la mia malattia (una patologia rara che ha provocato una trombosi e la crescita di una massa a utero e ovaio, ndr). Allora, ho deciso di ritirarlo».
Sei orgogliosa di come hai affrontato quella situazione difficile?
«Ho trovato una forza e una lucidità che non sapevo di avere. Bisogna affidarsi alla scienza, ma io ho avuto anche tanta fede. Quando finalmente ne sono uscita, l’editore Aliberti mi ha proposto di ripubblicare il libro. Ho aggiunto un nuovo capitolo, due lettere dedicate a mio marito e ai miei figli e ho cambiato il titolo. Nudi è come ci siamo sempre sentiti io e Raffaele in mezzo alla folla, capaci di capirci al primo sguardo anche tra mille persone. Sia chiaro, pure noi litighiamo. Ma alla sera abbiamo dimenticato i motivi».
Da piccola volevi diventare ballerina?
«No, archeologa. Ma frequentavo con passione la scuola di danza Greco Del Medico. Un giorno è venuto Oreste Lionello che cercava ballerine per uno spettacolo e mi ha notata. Poi, Pingitore mi ha spinta a cantare (brani romaneschi) e a recitare. Mi sono ritrovata soubrette al Bagaglino, poi protagonista di tanti programmi Mediaset come showgirl e conduttrice. E ho lavorato in diversi film».
Come hai conosciuto Raf?
«L’ho incontrato in tivù, ma mi sembrava antipatico. Poi, ci siamo rivisti a Napoli in un altro programma e lui dice che non l’ho neanche guardato. Eppure la terza volta, a Saint Vincent, mi ha invitata a cena. Ho accettato, ma sapevo che non ci sarei andata. Infatti, è rimasto al ristorante solo, tutta la sera. Il giorno dopo sono passata e ho chiesto di lui al cameriere che mi ha detto: “Sei Gabriella? Ti ha lasciato una lettera”. Mi sono sentita in colpa. Dopo un mese ci siamo rivisti, a cena ci sono andata ed è iniziato tutto. Per il decimo anniversario di matrimonio gli ho fatto una sorpresa: ho prenotato nel ristorante di Saint Vincent dove gli avevo “dato buca”».
Siete insieme da 35 anni, sposati da 27 e tuo marito dice che spera di passarne altrettanti con te.
«Io spero che siano anche molti di più».
Come mai vi siete sposati a Cuba?
«Volevamo una festa solo per i familiari e gli amici intimi, senza paparazzi. Organizzare un matrimonio in chiesa a Cuba, però, è stato difficile. Raffaele ha voluto anche cambiare la frase delle promesse “Finché morte non ci separi” con “Ora e per sempre”. Subito dopo il matrimonio ho scoperto di essere incinta.
Ero felicissima. Mentre lo dicevo al mio neomarito, gli scattavo foto con la Polaroid. Così, ho ancora tutte le sue espressioni di stupore e gioia. È nata Bianca, oggi manager che lavora negli Usa. È la mia fotocopia. Mentre Samuele, arrivato dopo quattro anni, è identico al papà. Studia Cinematografia e canta. Li adoro e, visto che sono un tipo molto fisica, dimostro il mio amore in tanti modi».
“Sei la più bella del mondo”, la famosa canzone di Raf, è dedicata a te. Che effetto ti fa?
«Bellissimo. E mi fa piacere sapere che tanti uomini l’hanno dedicata alla moglie, alla fidanzata e anche alla mamma».
Con quali emozioni aspetti Natale?
«Con la pace. Sono felice. E grata alla vita».
“SEI LA PIU BELLA DEL MONDO” È STATA SCRITTA PER ME. E MI FA PIACERE SAPERE CHE TANTI UOMINI L’HANNO DEDICATA ALLA MOGLIE O ALLA FIDANZATA