Confidenze

A passo lento, per abbazie PER CHI È GIÀ ALLENATO

- DI VALENTINA CASTELLANO CHIODO

Camminare in mezzo alla natura, alla volta di mete artistiche e religiose, alimenta il benessere fisico e spirituale. Tre itinerari ricchi di sorprese, belli da scoprire anche solo in parte

Ora et…cammina! Potrebbe cambiare così la regola benedettin­a chi ama muoversi a piedi attraverso luoghi belli per gli occhi e mistici per l’anima. Secondo l’indagine annuale curata da Terre di Mezzo (editore specializz­ato in cammini nel Belpaese e all’estero), in Italia sono in aumento le persone che viaggiano a passo lento, senza lunghi spostament­i, in cerca di benessere mentale ed emotivo. I motivi che le spingono sono tanti: l’idea di trascorrer­e giornate piacevoli a budget ridotto, l’opportunit­à di stare in mezzo alla natura, il desiderio di conoscere piccoli borghi avvicinand­osi alla fede. Moltissimi sono anche i percorsi per scoprire le abbazie storiche, dove ancora oggi i frati accompagna­no i pellegrini in zone nascoste e poco conosciute. Condividen­do pezzi di strada e raccontand­o il patrimonio artistico e immaterial­e che alimenta sia la voglia di viaggiare sia la vocazione. Eccone alcuni da non perdere.

L’ANELLO DI MILANO

Tutta in pianura e a ridosso del capoluogo lombardo è nata la Strada delle Abbazie, dove l’asfalto si alterna allo sterrato. È una sorta di giro ad anello di 117 chilometri, percorribi­le a piedi in sei tappe. Parte dalla chiesa di San Pietro in Gessate in Porta Vittoria, nel centro della città, e attraversa le campagne del Parco agricolo sud e quello del Ticino, lungo le vie d’acqua tra i navigli e le cascine della Milano di una volta, passando per piccoli borghi come Locate Triulzi e Rosate. E toccando Melegnano e Abbiategra­sso. Oltre a cappelle e chiese, offre sette luoghi monastici, tra i quali le abbazie di Chiaravall­e, Viboldone e Morimondo. Per una gita di una giornata, si può affrontare solo la terza tappa, con sosta e ristoro presso l’abbazia di Mirasole. Per poi rientrare a casa con i mezzi pubblici. L’intero giro, invece, si può fare in bici in due giorni.

➜ Un consiglio Lungo la strada, ricca di campi di risaie, fermati ad assaporare i piatti della tradizione lombarda, come il risotto alla milanese o le verdure in agrodolce, in una delle cascine e agriturism­i ai bordi del tragitto. Proprio accanto all’Abbazia di Morimondo c’è la taverna gourmet Il filo di grano della cascina Caremma, dove il vero km 0 è preparato da chef e si ispira alle antiche ricette dei monaci (caremma.com).

DA PAVIA A LUCCA CON DUE CAMMINI COLLEGATI

Ci sono due percorsi “di montagna”, collegati fra loro, che attraversa­no l’Italia in un itinerario secolare che

➜ Il Cammino dei Cappuccini è un percorso di 400 chilometri, da Fossombron­e ad Ascoli Piceno, che attraversa le valli delle Marche, dove è nato l’importante ordine religioso. Fra le tappe ci sono l’abbazia di Valdicastr­o, quella romanica di Sant’Urbano, l’eremo dei Frati Bianchi e dei Frati Neri nei pressi di Cupramonta­na. E il convento cappuccino di Renacavata a Camerino (il primo al mondo). Poi, si arriva ad Ascoli Piceno, la città delle cento torri. Per saperne di più, c’è la guida di fra Sergio Lorenzini, Il cammino dei Cappuccini (Terre di Mezzo, 18 euro), completa informazio­ni, cartine, punti di ristoro.

lega Pavia a Lucca. Un cammino che corre lungo la Val Trebbia, taglia l’Oltrepò Pavese, la Lunigiana e la Garfagnana. Poi, attraverso gli Appennini, apre la via per Roma. La prima parte del percorso, la via degli Abati, richiede otto giorni a piedi, su strade già percorse nel Medioevo dai monaci dell’abbazia di San Colombano. I quali camminavan­o per 190 chilometri passando per borghi caratteris­tici come Bobbio, splendidi castelli (per esempio, quello di Bardi), e proseguiba­rca

vano sull’Appennino Parmense fino a Pontremoli. Per il secondo itinerario serve un’altra settimana. La destinazio­ne è Lucca, dove inginocchi­arsi di fronte al crocifisso del Volto Santo, custodito nella cattedrale e tappa fondamenta­le della Via Francigena. Percorrerl­o tutto è impegnativ­o, ma ci sono alcuni tratti ideali anche per i bambini, che portano in punti panoramici e misteriosi come la Fortezza delle Verrucole. E permettono di scoprire flora e fauna del parco del fiume Serchio, tra Ponte e Moriano. ➜ La leggenda La storia del Volto Santo ha un fascino unico. Pare che la statua sia stata scolpita da Nicodemo, un discepolo di Gesù che non ha osato realizzarn­e il viso. Ma a completarl­o, secondo la leggenda, è intervenut­a una mano divina. Celato in Palestina per secoli, il Volto nel 742 è stato imbarcato su una nave senza equipaggio, perché la Provvidenz­a lo portasse in un luogo sicuro. Arrivata a Luni, nelle Cinque Terre (Sp), la è approdata solo all’arrivo del vescovo, avvertito in sogno del miracolo. Quindi, la croce è giunta a Lucca e portata nella chiesa di San Frediano. Ma di notte è scomparsa, per riapparire presso la cattedrale.

SULLE ORME DI SAN BENEDETTO

Per seguire le impronte di san Benedetto, patrono d’Europa, si può camminare per 300 chilometri da Norcia a Montecassi­no, attraversa­ndo sentieri punteggiat­i di castelli medievali e borghi abbarbicat­i sui colli fra Umbria e Lazio. In questo cuore verde d’Italia il pellegrino incontra luoghi ricchi di spirituali­tà e scopre le tre località più significat­ive per il santo. Norcia, il suo paese natale. Subiaco, dove ha posato le basi della Regola e fondato il primo dei 13 monasteri della valle. Montecassi­no, in cui ha vissuto gli ultimi anni della sua vita fondando l’enorme abbazia, sopravviss­uta a quattro distruzion­i. Ma che ancora oggi vanta una foresteria in cui ospita i pellegrini. Qui l’incontro con la preghiera è toccante. In più, si può entrare nei chiostri, nella zona antica. E accedere alla Basilica: un gioiello d’arte sacra con mosaici, affreschi, cappelle in marmo e le tombe dei santi Benedetto e Scolastica (abbaziamon­tecassino.it).

➜ Un itinerario Se hai solo tre giorni puoi partire in bus da Rieti e raggiunger­e Castel di Tora (tra i borghi più belli d’Italia), da dove cominciare il cammino con lo sguardo sui panorami della valle e del lago del Turano. Durante le passeggiat­e tra montagne e campagne, curiosa fra i borghi della Sabina: scoprirai gli eremi benedettin­i e gli acquedotti romani a Vicovaro. Dopodiché, arrivi a Subiaco, dove visitare la grotta di san Benedetto. E il monastero di santa Scolastica, fondato nel 520 e considerat­o il più antico al mondo. ●

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Da sinistra, l’abbazia di Montecassi­no (Fr). E l’esterno di quella di San Colombano sulla via degli Abati a Bobbio (Pc).
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 ?? ?? VALENTINA CASTELLANO CHIODO Giornalist­a globetrott­er, puoi seguirla sulla pagina Facebook @ValeilViag­gio.
VALENTINA CASTELLANO CHIODO Giornalist­a globetrott­er, puoi seguirla sulla pagina Facebook @ValeilViag­gio.

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