Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«In tre anni via le ecoballe dalla Campania»
Scommessa di Renzi durante la direzione nazionale del Pd: «Voglio andare nella Terra dei fuochi» Poi l’elenco della Campania che funziona. In via del Nazareno anche il presidente della Regione
ROMA Non molti impegni concreti sul Sud, durante la direzione tematica del Pd convocata da Matteo Renzi. Più che altro una road
map da completare a settembre, prima dell’approvazione della legge di stabilità, purché la si smetta col piagnisteo, sul quale il segretario-premier torna. Parecchi impegni, però, Renzi li assume con la Campania di Vincenzo De Luca, con il quale il presidente del Consiglio è più volte lusinghiero, a tratti perfino affettuoso. Gli impegni riguardano le ecoballe, il commissariamento di Bagnoli, il rilancio attraverso le eccellenze regionali: da Ercolano a Morra De Sanctis. E, immancabile, il turismo i cui numeri non esaltanti (solo l’11% degli stranieri che raggiunge l’Italia tocca il Sud, ricorda il premier) devono essere invertiti. Ma attraverso l’ottimismo.
«Mi disse uno steward atterrando a San Francisco — racconta Renzi — questa città è meravigliosa, ma certo non è affascinante come Rio de Janeiro e Napoli: nel suo racconto, Napoli era il benchmark irraggiungibile». Quindi è investendo sulle qualità e sui valori del Sud, sulla «genialità dei napoletani, la bellezza del mare», su un atteggiamento positivo, appunto, che la Campania (e il Mezzogiorno) si tirerà fuori dalla condizione di sottosviluppo.
Alla direzione, nonostante il caldo venerdì romano, partecipano tantissimi esponenti campani del Pd. Da Andrea Cozzolino a Valentina Paris, da Rosaria Capacchione a Massimiliano Manfredi, da Stefano Pisani a Gennaro Migliore. Si affaccia, tra i campani, anche la renziana europarlamentare Pina Picierno. Ma soprattutto c’è De Luca. Che respinge gli assalti dei cronisti e si mette in ultima fila. È a lui che Renzi si rivolge più volte. «Voglio andare con Vincenzo De Luca nella Terra dei fuochi — annuncia il segretario — andremo a togliere le ecoballe in tre anni. Lui dice 2, pensando alle elezioni. Naturalmente il presidente mi ha chiesto soldi: vediamoci prima della legge di stabilità». Certo, c’è, nella relazione di Renzi, quel passaggio critico. «Ci sono pezzi di Sud — dice — che non hanno i depuratori, che non hanno completato gli interventi infrastrutturali. Pagheremo anche delle sanzioni per questo (20 milioni forfettari e 120 mila euro al giorno, dopo la sentenza della corte europea, ndr)». Ma gli altri cenni a vicende campane sono lusinghieri, riguardano «I Sud che funzionano e che spesso sono ignorati, occultati». L’Ema di Morra de Sanctis, la fabbrica di palette per turbine dei motori Rolls-Royce. La scuola di Secondigliano alla quale il premier ha fatto visita. La candidatura di Ercolano a capitale italiana della cultura. Perfino il riferimento a Pompei è critico nei confronti solo di «alcune sigle sindacali hanno un approccio devastante». Per Bagnoli afferma che «Città della scienza ha bisogno che si sblocchi il commissariamento. Ma è un paradosso che si debba trovare un esperto di norme per fare il commissario, come abbiamo fatto per Salvo Nastasi».
La chiusura è un nuovo cordialissimo riferimento al governatore campano: «La proverbiale timidezza di De Luca con le norme e i burocrati ci aiuterà». Dello stesso De Luca, Renzi dà mostra di apprezzare l’intervento, concreto, puntato sui fatti. Infatti nella sua replica critica chi (come il presidente della Puglia Emiliano, per esempio, ma non lo cita), parla della lotta alla criminalità associando di fatto la mafia al Sud e prestandosi agli stereotipi. Mentre la «capacità di riscattarsi e ripartire» non può passare da «ennesime speculazioni filosofiche», ma necessita concretezza. Appunto.
Puntiamo sulla genialità dei napoletani e sulla bellezza del mare Su Pompei alcune sigle sindacali hanno avuto un approccio devastante In alcune zone non ci sono depuratori Per questo pagheremo multe La capacità di ripartire non può passare da troppe speculazioni filosofiche Non basta che l’Alta velocità, grande intuizione, si fermi a Salerno L’Italia è ripartita, il Meridione invece no Al Paese serve quest’area Lo Sblocca Italia consente di recuperare tre anni sulla Napoli-Bari