Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bagnoli, il premier accenna a Nastasi De Magistris: per me resta un fantasma

L’accenno al commissari­o: «È un funzionari­o esperto di norme»

- Paolo Cuozzo

NAPOLI «La Città della scienza a Bagnoli ha bisogno che si sblocchi il commissari­amento. Ma è un paradosso che si debba trovare un esperto di norme per fare il commissari­o, come abbiamo fatto per il nome del dottor Salvo Nastasi». Parlando dalla direzione del Pd, Matteo Renzi ritiene che debba essere sbloccato il commissari­amento per la zona occidental­e. E solo lui può farlo. In realtà, facendo il nome di Salvatore Nastasi, dirigente del Mibatc e possibile prossimo vicesegret­ario generale della Presidenza del Consiglio, la soluzione il premier sembrerebb­e averla trovata. Ma il decreto di nomina ancora non c’è, anche se viene dato per «imminente». Forse è per questo Luigi de Magistris continua a parlare di «una nomina fantasma». Anche se stavolta, il nome di Nastasi, che a de Magistris non piace per nulla, Renzi l’ha fatto. «Ai primi di settembre presentere­mo un’ulteriore documento su Bagnoli che comprender­à una proposta economica alternativ­a», annuncia il sindaco di Napoli a una settimana dal «compleanno» della firma dell’accordo su Bagnoli siglato, il 14 agosto 2014, tra presidente del Consiglio, Comune e Regione proprio all’interno dell’ex area Italsider. «Un accordo — ha sbottato de Magistris — disatteso e seguito da una legge incostituz­ionale e dalla previsione di un commissari­o ancora fantasma». Sindaco e giunta lavorerann­o al progetto in questi giorni «perché siamo molto preoccupat­i dal tentativo e dal- l’azione di Renzi con cui si vogliono far mettere le mani su Bagnoli ai soliti poteri forti». Un’azione amministra­tiva e politica a cui si affiancher­à quella giudiziari­a non appena sarà nominato formalment­e il commissari­o. In questo percorso, de Magistris auspica che il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, «non segua Renzi nella violazione costituzio­nale e nella violenza di Stato contro la città di Napoli anche perché la Regione deve fare la programmaz­ione 2014-2020 e su Bagnoli non si può sfilare».

Sindacati divisi. Auspica l’arrivo di un commissari­o Lina Lucci, segretario generale della Cisl, perché «le istituzion­i napoletane — a suo avviso — hanno fatto poco e male, hanno perso tempo. Il sindaco non è riuscito a dare quella scossa che aveva promesso. Una città europea? Macché, siamo diventati un borghetto della peggiore periferia». De Magistris, per la segretaria cisl, «non può dire una sola parola su Napoli Ovest e Napoli Est, le due grandi incompiute. Su Nastasi? Se confermata la nomina, la prima cosa che faremo come Cisl è chiedere un incontro al commissari­o per aiutarlo. O meglio, per aiutare Napoli». Di segno opposto invece il pensiero di Franco Tavella, segretario regionale della Cgil: «Non è una questione di nomi, di Nastasi o di altri, ma è quel decreto che prevede un commissari­amento di Bagnoli che non va. De Magistris in questo ha ragione».

Tavella (Cgil) Il sindaco ha ragione, il decreto è da cambiare Lucci (Cisl) Aspettiamo la nomina, poi saremo con lui

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