Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Bagnoli, il premier accenna a Nastasi De Magistris: per me resta un fantasma
L’accenno al commissario: «È un funzionario esperto di norme»
NAPOLI «La Città della scienza a Bagnoli ha bisogno che si sblocchi il commissariamento. Ma è un paradosso che si debba trovare un esperto di norme per fare il commissario, come abbiamo fatto per il nome del dottor Salvo Nastasi». Parlando dalla direzione del Pd, Matteo Renzi ritiene che debba essere sbloccato il commissariamento per la zona occidentale. E solo lui può farlo. In realtà, facendo il nome di Salvatore Nastasi, dirigente del Mibatc e possibile prossimo vicesegretario generale della Presidenza del Consiglio, la soluzione il premier sembrerebbe averla trovata. Ma il decreto di nomina ancora non c’è, anche se viene dato per «imminente». Forse è per questo Luigi de Magistris continua a parlare di «una nomina fantasma». Anche se stavolta, il nome di Nastasi, che a de Magistris non piace per nulla, Renzi l’ha fatto. «Ai primi di settembre presenteremo un’ulteriore documento su Bagnoli che comprenderà una proposta economica alternativa», annuncia il sindaco di Napoli a una settimana dal «compleanno» della firma dell’accordo su Bagnoli siglato, il 14 agosto 2014, tra presidente del Consiglio, Comune e Regione proprio all’interno dell’ex area Italsider. «Un accordo — ha sbottato de Magistris — disatteso e seguito da una legge incostituzionale e dalla previsione di un commissario ancora fantasma». Sindaco e giunta lavoreranno al progetto in questi giorni «perché siamo molto preoccupati dal tentativo e dal- l’azione di Renzi con cui si vogliono far mettere le mani su Bagnoli ai soliti poteri forti». Un’azione amministrativa e politica a cui si affiancherà quella giudiziaria non appena sarà nominato formalmente il commissario. In questo percorso, de Magistris auspica che il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, «non segua Renzi nella violazione costituzionale e nella violenza di Stato contro la città di Napoli anche perché la Regione deve fare la programmazione 2014-2020 e su Bagnoli non si può sfilare».
Sindacati divisi. Auspica l’arrivo di un commissario Lina Lucci, segretario generale della Cisl, perché «le istituzioni napoletane — a suo avviso — hanno fatto poco e male, hanno perso tempo. Il sindaco non è riuscito a dare quella scossa che aveva promesso. Una città europea? Macché, siamo diventati un borghetto della peggiore periferia». De Magistris, per la segretaria cisl, «non può dire una sola parola su Napoli Ovest e Napoli Est, le due grandi incompiute. Su Nastasi? Se confermata la nomina, la prima cosa che faremo come Cisl è chiedere un incontro al commissario per aiutarlo. O meglio, per aiutare Napoli». Di segno opposto invece il pensiero di Franco Tavella, segretario regionale della Cgil: «Non è una questione di nomi, di Nastasi o di altri, ma è quel decreto che prevede un commissariamento di Bagnoli che non va. De Magistris in questo ha ragione».
Tavella (Cgil) Il sindaco ha ragione, il decreto è da cambiare Lucci (Cisl) Aspettiamo la nomina, poi saremo con lui