Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Falliti 254 matrimoni su mille E diminuiscono le nozze in chiesa
I dati Istat, aumentano le unioni civili. In Campania separazioni poco pacifiche
NAPOLI In Italia ci si sposa di meno e anche al Sud, ormai, i dati sono allineati al resto della Penisola. Con un dato specifico molto significativo: anche in Campania la flessione dei matrimoni celebrati con rito religioso, per la prima volta, è molto significativa.
L’affresco delle nuove coppie italiane viene fuori dal report Istat su «Matrimoni, separazioni e divorzi» che evidenzia una generale diminuzione della propensione a sposarsi. Al primo matrimonio si arriva sempre più maturi, ci si sposa sempre meno in chiesa e spesso uno dei due sposi è straniero: un quadro generale che va analizzato tenendo conto che i giovani italiani sono sempre meno numerosi per effetto della prolungata diminuzione delle nascite.
La diminuzione dei matrimoni in Campania è pari al 4.5 per cento, un dato significato soprattutto considerando che la flessione negli anni precedenti era pari all’1.8. La Campania rientra anche fra le regioni — l’unica nel Mezzogiorno insieme con la Sicilia — dove quasi il trenta per cento delle unioni viene celebrata con rito civile.
In compenso si arresta la crescita dell’instabilità coniugale. Insomma si celebrano meno matrimoni, ma c’è stato un rallentamento sensibile di separazioni e divorzi. Ma in Campania c’è un incremento sensibile della fine dei matrimoni, una inversione di tendenza rispetto al passato. I valori sono più che raddoppiati: si è passati da 70 a 254 separazioni per mille matrimoni in Campania
I matrimoni più stabili fra tutti — rileva l’Istat — sono quelli celebrati con rito religioso e la quota di separazioni con assegno più alta è nel Sud Italia, con un 30.5 per cento rispetto al livello pari al 19.6 registrato al Nord. Prevale, un po’ ovunque, l’affido condiviso per i figli ma, se al Centro e al Nord poco più di una separazione su dieci si conclude con rito giudiziale, questa proporzione sale a uno su tre per i divorzi in tutto il Mezzogiorno. Un dato che squarcia un velo sulla litigiosità di coppie che non si rassegnano a lasciarsi serenamente. Un elemento in più riguarda la durata media dei matrimoni — sedici anni — e l’età media delle separazioni che per i mariti è di 44 anni e per la mogli di 45. Un dato che sale rispettivamente a 47 e a 48 anni quando si arriva al divorzio.