Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Emergenza scabbia a scuola «Contagiati due alunni»
Dedalus: niente allarmismi, situazione già sotto controllo
dei bambini frequentanti la Ruggero Bonghi, però, c’è paura e si teme un contagio diffuso: «A scuola sono 650 bambini- dice Grazia Amodio, mamma di un’alunna della scuola- il contagio avviene per contatto, chi ci dice che i nostri figli non abbiamo già contratto l’infezione? Non siamo razzisti, vogliamo solo che questi ragazzini siano trattati come tutti gli altri e che seguano le regole come tutti gli altri». Intanto, in via precauzionale e fino al completamento delle visite mediche di controllo, è stata sospesa la frequenza i bambini di etnia rom, mentre gli addetti effettueranno un intervento di pulizia straordinario. « E’ stato fatto un tavolo al Comune e chiamata l’ Asl che è intervenuta nelle scuola, indicando la profilassi da fare - spiega Elena De Filippo, presidente cooperativa sociale Dedalus- E’ importante evitare allarmismi. Deve essere garantito il diritto all’istruzione a questi bambini che vivono deprivazioni a causa delle condizioni abitative e non è giusto che siano discriminati a scuola. I bambini sono molto spaventati, già c’è un problema di rischio di dispersione scolastica tra i rom, non bisogna discriminarli ulteriormente. Poi- continua la De Filippo- se si fanno strumentalizzazioni anche casi di persone che all’interno del campo hanno un sospetto di malattia, non si recano ai servizi e nascondono il sintomo e questo può portare a vere e proprie epidemie. La discriminazione sanitaria può creare ancora più pericolo». A evitare allarmismi e a spiegare la malattia, interviene la dottoressa Elvira Moscarella «La scabbia è un infezione da contatto diretto- spiega la dermatologa - solitamente si trasmette da pelle a pelle, ma può essere trasmessa anche da oggetti, soprattutto da tendaggi, visto che il parassita che dà vita all’infezione è un acaro. Nella maggior parte dei casi si può curare con applicazioni topiche».