Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Palestra chiusa ai Quartieri Spagnoli La Municipali­tà: deve riaprire subito

Il presidente Chirico: «È un modello». Mercoledì prevista la visita del sindaco

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI Nella cappella sconsacrat­a della chiesa d San Matteo dove Karen Torre allena i bambini ed i ragazzi, prevalente­mente dei Quartieri Spagnoli, alle discipline del karate e del chambarà e dove da giovedì sono sospesi i corsi, dopo che mercoledì alle sette di sera un pregiudica­to ferito in un agguato ha cercato scampo tra i piccoli, inseguito dagli assalitori armati, arriva il sindaco de Magistris. Nel tardo pomeriggio del 25 novembre, salvo imprevisti, andrà a far visita in vico Lungo San Matteo all’allenatric­e ed ai suoi allievi in kimono, in compagnia del presidente della II Municipali­tà, Francesco Chirico.«È il momento di dare un segnale di vicinanza e di incoraggia­rli a riprendere le attività — dice Chirico — nonostante la comprensib­ile paura da parte dei genitori e dei bimbi». L’incontro tra de Magistris ed i ragazzi era previsto da alcune settimane, ma con modalità ed in un luogo diverso. Il sindaco aveva intenzione di ricevere Karen ed i suoi allievi a Palazzo San Giacomo per premiarli dopo la trasferta ai mondiali di Tokyo, dove Giovanni Cafaro, Marco Petruccio, Mattia e Francesco Serrone, Giuseppe Manna, Christian Cappuccio sono rimasti cinque giorni ed hanno p a r t e c i p a t o a i mondi a l i d i chambarà insieme ad oltre mille atleti. Viaggio finanziato con raccolte di fondi e collette e risultati brillanti, perché Cafaro e Petruccio, 14 e 15 anni, hanno vinto la medaglia d’argento. «Dopo l’episodio di mercoledì scorso — dice Chirico — ed in consideraz­ione del fatto che non pochi genitori sono restii a far tornare i bambini ad allenarsi in quella struttura, perché sono ancora impauriti, è necessario che si dia un segnale forte di affetto e di vicinanza». Prosegue: «L’esperienza condotta da Karen nella cappella sconsacrat­a di San Matteo è un modello di inclusione sociale, sta a cuore di tutti quelli che si battono per la vivibilità ai Quartieri Spagnoli e va difeso senza esitazioni. Nella sede attuale e poi nella palestra che spero si riesca ad assegnare a Karen all’interno della scuola Pasquale Scura, dove i ragazzi avrebbero uno spazio migliore della cappella sconsacrat­a per allenarsi» È convinta della ne- cessità di non mollare anche Simona Chiapparo, dell’associazio­ne Ariete, che gestisce uno sportello di ascolto all’interno della chiesa di San Matte o e p a r te c i p a a l p ro g e t to Quartieri Vivi con altre realtà associativ­e e con la scuola Pa- squale Scura. «Già stamane(venerdì, ndr) — racconta — noi eravamo di nuovo in parrocchia, per il centro di ascolto, con due nostre educatrici. Sono certa che Karen ricomincer­à ad allenare i suoi bambini già d a l u n e d ì p r o s s i mo. C e r to , quello che è accaduto qualche giorno fa, gli spari davanti alle famiglie ed ai bambini, è grave, ma insistere sulla paura è controprod­ucente. C’è bisogno di coinvolger­e nelle attività famiglie e bambini, se si vuole mig l i o r a r e i l quar t i e r e » . Oggi quest’ultimo è una realtà in chiaroscur­o. Ci sono associazio­ni, scuole efficienti, artisti, studenti, ristoranti frequentat­i da turisti,botteghe artigiane, parrocchie impegnate nel sociale. Ci sono pure, però, piazze di spaccio come quella tra vico Giardinett­o e vico Canale Taverna Penta; abbandono incontroll­ato di rifiuti (per esempio davanti all’ingresso secondario dell’istituto Pontano); bimbi di dieci anni che sfrecciano sui motorini tra i vicoli; famiglie disastrate dalla povertà, dalla ludopatia, dall’usura; gruppi camorristi­ci che si contendono, talvolta a colpi di pistola, l’egemonia su pochi chilometri quadrati.

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Alessandra Clemente ha la delega alle politiche giovanili

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