Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Primarie, quattro candidati pd in campo C’è Sarracino (Gd), Ranieri cerca firme
Il leader dei giovani Dem e l’ex sottosegretario lanciano la sfida
Primarie, siamo a quota quattro candidati pd per la consultazione del 6 marzo. Sempre se Umberto Ranieri riuscirà a raccogliere le firme per presentarsi. Intanto nel Pd la sorpresa di giornata è Marco Sarracino, il più giovane di tutti. Il segretario dei Giovani democratici correrà al posto del consigliere regionale Gianluca Daniele.
NAPOLI Uno è candidato sicuro, l’altro pure, firme permettendo. Ma siamo comunque a quota quattro candidati democratici. Dopo Antonio Bassolino, dopo Valeria Valente è la volta di Umberto Ranieri e, a sorpresa, di Marco Sarracino (al posto del consigliere regionale Gianluca Daniele). Un ulteriore spacchettamento di voti, una frammentazione di correnti ormai diventate spifferi. Per le primarie del 6 marzo bisognerebbe mutuare il claim della campagna elettorale di Luigi de Magistris: «Più siamo, meglio stiamo», che poi è di arboriana memoria (Meno siamo, meglio stiamo del 2005).
Tant’è, si sapeva che un pezzo di Area riformista non avrebbe sostenuto né Bassolino, né Valente. Non si sapeva che i Gd avrebbero alla fine scelto autonomamente, invece di intrupparsi. Sarracino sarà il primo segretario dei Gd ad essere candidato in Italia alle primarie democratiche. Una novità che vedrà salutata da una mobilitazione di tutte le federazioni italiane a Napoli. Non solo, è anche il più giovane componente della direzione nazionale del Pd: 26 anni suonati. Una spina nel fianco non c’è dubbio per Bassolino, ma anche per Valente.
«Mi candido — annuncia, pure lui, su fb —. Comincia la raccolta firme a sostegno di una mia partecipazione alle primarie del centrosinistra. Napoli ha bisogno che una nuova generazione scenda in campo, e negli ultimi giorni tanti miei coetanei ma anche tantissimi amici e compagni del Pd e della sinistra cittadina mi hanno chiesto di metterci la faccia. Lo farò con la passione di sempre e con l’amore che provo per la mia città. Io ci sono, Napoli». Hashtag (salvateci dal web) #adessocambia. Molto renziano per uno che solitamente ha posizioni non proprio governative.
Sarracino, nell’ultimo anno, ha acquisito una visibilità interna, sostituendosi molto spesso alla segreteria provinciale. Esterna dal caso Quarto in poi. Lui e l’eurodeputata Pina Picierno sono stati cacciati in diretta tv dall’aula grillina mentre chiedevano le dimissioni del sindaco Rosa Capuozzo.
«Punto a vincere — spiega —. Mancava una rappresentanza della mia generazione da troppo tempo. Alla fine quello di rottura sono io. Napoli deve tornare ad essere una città per la mia generazione, perché non lo è». E termina: «Siamo stati piccoli, saremo pure inesperti, ma ora ci misuriamo». Le truppe Gd e quelle di Gianluca Daniele sono già sul pezzo.
Altro capitolo, invece, per Ranieri che chiede lo slittamento dei termini per la presentazione delle candidature, scadono il 4 febbraio, perché, fuori dalle correnti, è assai difficile raccogliere più di 600 firme. Umberto Ranieri, che ci riprova a cinque anni di distanza dalle primarie del 2011, finite con scandalo e commissariamento del partito, chiede: «Anche a Roma parteciperanno alla scelta dei candidati del Pd alle primarie per le elezioni comunali di primavera le elettrici e gli elettori del centro-sinistra. A Napoli, invece, lo si vuole impedire con una decisione ottusa e burocratica che limita la scelta ai soli iscritti al Pd. Si cambi una regola sbagliata. Si apra alla partecipazione delle elettrici e degli elettori del centro-sinistra come accade a Roma e Milano».
Intanto Giovanni Palladino di Scelta civica, in tempi record, ritira la sua candidatura in favore di Valente. E quella dell’intero gruppo socialista, compreso Felice Iossa, un altro ex bassoliniano che ora punta sulla giovane deputata.