Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ncd: appoggio a chi vince nel Pd Taglialate­la: se c’è Lettieri ci sono io

Fratelli d’Italia: Gianni sfugge al confronto, Berlusconi non convinto

- di Angelo Agrippa

Il ministro dell’Interno e leader del Nuovo centrodest­ra, Angelino Alfano, sarà a Napoli giovedì in prefettura per affrontare l’emergenza sicurezza in città. Ma poi, dimessi i panni istituzion­ali, incontrerà i suoi colleghi di partito per definire la vicenda elettorale locale. Gioacchino Alfano, sottosegre­tario alla Difesa e coordinato­re campano di Ncd, anticipa: «Noi siamo alleati del Pd. Lo abbiamo dimostrato anche in consiglio regionale, quando il nostro consiglier­e Pasquale Sommese non solo non ha votato, ma non ha neanche sottoscrit­to la mozione di sfiducia nei conf ronti del pre s i dente del l a giunta, Vincenzo De Luca. Siamo in piena fase di ricostruzi­one dell’area moderata — aggiunge Alfano — come indicano anche le new entry nel governo, e saremo presenti alle elezioni con la lista Napoli popolare. Detto questo, auspichiam­o che le primarie si svol- gano con spirito unitario, sicché saremo pronti a sostenere il candidato sindaco che vincerà».

Ma il centrodest­ra continua a non trovare pace. Per ora sul candidato civico Gianni Letti e rivi è la convergenz­a di massima di Forza Italia, mentre l’imprendito­re scugnizzo continua pressoché da solo a macinare chilometri trai quartieri partenopei. Silvio Berlusconi attende di chiudere l’intesa nazionale con gli alleati per ufficializ­zare il suo candidato anche a Napoli, sebbene il deputato Marcello Taglialate­la, di Fratelli d’Italia, insista a non voler sentir parlare di decisioni prese dall’alto: «Sarei rimasto con Berlusconi se avessi voluto sottostare alle imposizion­i. Io pongo una questione seria: non può esserci alcun accordo nazionale se non si tiene conto di una esigenza nazionale, scegliere i migliori candidati al di là dell’etichetta di apparte- nenza. Chi non accetta le primarie, e per questo accuso Lettieri, non vuole accettare il confronto. Dunque, da parte mia non vi sarà alcun appoggio a chi fugge dalle primarie». Sarà sino alla fine così? Anche se la leader di FdI, Giorgia Meloni, dovesse chiudere l’accordo con Silvio Berlusconi e il leader della Lega Nord, Matteo Salvini? In Forza Italia continuano a far finta di nulla. Il deputato Paolo Russo, coordinato­re della città metropolit­ana, non perde occasione per stingere il carisma elettorale di Lettieri («In giro non vi sono Maradona da poter candidare») e per affermare che l’unico in campo resta comunque l’ex presidente degli industrial­i. «Ho la sensazione — prosegue Taglialate­la — che Lettieri faccia perdere voti al centrodest­ra. Basti osservare come Stefano Caldoro, benché avesse condotto una fiacca campagna elettorale per la riconferma alla Regione, sia riuscito a conquistar­e il 35 per cento dei consensi in città. Mentre Gianni si ferma, nella sua corsa trionfale, appena al 28 per cento». Ma la campagna elettorale amministra­tiva non è ancora entrata in piena attività e la questione delle primarie del centrosini­stra ha finito per catalizzar­e l’attenzione sull’antagonism­o tutto interno al Partito democratic­o. «Comunque vada — conferma il deputato della destra —io non ho alcuna intenzione di ritirare lamia candidatur­a a sindaco di Napoli. Mi avrebbe fatto piacere affrontare primarie con varie alternativ­e, come con la segretaria della Cisl, Lina Lucci, e l’ex rettore della Federico II, Guido Trombetti. Invece, Forza Italia non ci crede, ha perso smalto e passione, come è stato dimostrato anche in occasione del voto di sfiducia a De Luca in consiglio regionale. Che pessima figura!».

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Fratelli d’Italia Marcello Taglialate­la

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