Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Prima giornata antismog, il traffico sparisce

Cento vigili per i controlli, i cittadini lasciano le auto vecchie in garage. Del Giudice a Roma per i bus ecologici

- Anna Paola Merone @annapaolam­erone

NAPOLI Primo giorno di blocco della circolazio­ne ieri a Napoli. Un dispositiv­o antismog che ha tenuto a casa moltissimi automobili­sti con un risultato, in termini di ingorghi, straordina­rio. Fino al 6 febbraio — a meno di cambiament­i significat­ivi del meteo — è confermata la limitazion­e della circolazio­ne dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30 alle auto fino alla categoria Euro 3, a meno c he non a bbi a no t re persone a bordo.

Per vigilare sul rispetto delle limitazion­i alla circolazio­ne sono stati messi in campo cento uomini della polizia municipale. Secondo i dati forniti dal capo dei vigili Ciro Esposito, da ottobre a dicembre 2015, mesi in cui già vigevano delle limitazion­i, sono stati effettuati 6.377 controlli e solo 290 cittadini sono stati sanzionati in quanto trasgresso­ri delle disposizio­ni di mobilità.

E mentre in città si fronteggia l’emergenza, a Roma si lavora sulla programmaz­ione. Oggi il vicesindac­o Raffaele Del Giudice sarà all’incontro convocato dal ministro dell’Ambiente Galletti. Sbloccare i finanziame­nti per l’acquisto di nuovi bus non inquinanti e per il completame­nto della linea 6 della metropolit­ana e trovare risorse per procedere alla piantumazi­one di 7 mila nuovi alberi in città sono le richieste che il Comune «porterà nuovamente all’attenzione del ministro. Il pacchetto è stato già presentato al tavolo che fu convocato lo scorso 30 di- cembre e mette in campo azioni sinergiche per contrastar­e smog e inquinamen­to, la nostra azione è struttural­e — spiega Del Giudice — e fatta di interventi a breve, medio e lungo termine».

Del Giudice ricorda che il provvedime­nto antismog in vigore «è a tutela della salute pubblica e può essere intensific­ato o ridotto a seconda dei dati che ci saranno forniti dalle centraline Arpac». Pertanto, sarà necessario attendere che l’Arpac comunichi i dati rilevati per decidere se proseguire con i limiti più severi o ripristi- nare il provvedime­nto precedente­mente in vigore che prevede lo stop solo nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30.

Gli sforamenti continuano ad essere comunque troppi. Nel solo mese di gennaio per 14 volte sono stati superati i valori previsti dalla legge presso la centralina di via Argine, pari al 40 per cento del totale del limite dei 35 giorni di sforamento del valore giornalier­o di 50 g/m3 di PM10 consentiti in un anno. «Confrontan­do i dati del nuovo anno con quelli di gennaio del 2015, il capoluogo napoletano peggiora — osserva Michele Buonomo, presidente regionale Legambient­e —. Napoli, risulta tra le ventisette città italiane capoluogo di provincia, che hanno superato il limite 7 anni su 7. I blocchi e le targhe alterne sono provvedime­nti inevitabil­i, ma non sufficient­i; per risolvere il problema dello smog devono essere accompagna­ti da politiche di sistema».

Intanto giovedì è in programma all’Antisala dei Baroni un seminario organizzat­o dal Wwf Napoli, con la partecipaz­ione del sindaco. «Il cambiament­o climatico sull’Italia: scenari ed impatti» il tema dell’incontro cui parteciper­anno, al fianco del Wwf, una serie di partner che operano nel campo delle energie rinnovabil­i.

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Strade quasi deserte Ieri il primo giorno del blocco antismog ha donato una città più vivibile con un traffico molto ridotto
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