Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La torre dell’hotel Tiberio può passare al Comune Ne farà uffici distaccati
NAPOLI Arriva una svolta nella vicenda dell’hotel Tiberio, la struttura realizzata in via Galileo Ferraris dalla Immobilsud di Vittorio Insigne, l’ex consigliere regionale dell’Udeur. Il consiglio di stato ha deciso che il provvedimento di acquisizione al patrimonio da parte del comune di Napoli, adottato nel 2011 in virtù delle opere abusive realizzate sull’edificio di 21 mila metri quadrati, è legittimo. La VI sezione, presidente Filippo Patroni Griffi, ha infatti respinto il ricorso dell’Immobilsud, che chiedeva l’annullamento di quell’atto. L’impresa di Insigne era patrocinata in giudizio dagli avvocati Ferdinando Pinto, Giulio Renditiso e Rosa Persico. Il Comune era difeso dagli avvocati Fabio Maria Ferrari e Barbara Accattatis. Con la decisione del Consiglio di Stato si chiude la partita giudiziaria, dopo che già il tar aveva respinto una prima volta il ricorso di Immobilsud, e non dovrebbero esserci più ostacoli al trasferimento nell’ex albergo di uffici e sedi dell’amministrazione. Finora l’acquisizione concreta dell’immobile da parte di Palazzo San Giacomo aveva incontrato proprio nella pendenza del contenzioso amministrativo un freno ed infatti a giugno 2012 il gup Alessandra Ferrigno, nel disporre il dissequestro dell’area,aveva anche stabilito che non si potesse procedere all’assegnazione della stessa, perché non era definito il soggetto che aveva diritto al bene. E’ una vicenda, quella del palazzone in via Ferraris, piuttosto complessa. L’edificio era stato inizialmente autorizzato con una concessione edilizia rilasciata nel 1992. La stessa fu poi sospesa nel 1993. Nel 1995 Immobilsud presentò istanza di condono edilizio, ai sensi della sanatoria del 1994. Fu respinta nel 2009 dal servizio antiabusivismo del Comune, anche in virtù di una serie di interventi ulteriori realizzati nel corso degli anni dai proprietari della struttura.