Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Riaprite l’ufficio postale». Atena Lucana ha vinto
Il Consiglio di Stato dà ragione al piccolo centro dopo anni di battaglia legale
NAPOLI Ricordate «Benvenuti al Sud», il film che racconta la scoperta del Cilento da parte di un direttore delle Poste lombardo, interpretato da Claudio Bisio, inviato in Campania per punizione, il quale abbandona gli stereotipi e impara a conoscere un mondo ricco di umanità e di ironia? Ebbene, nella realtà Bisio difficilmente avrebbe potuto essere spedito in un piccolo paesino del Cilento, perché Poste Italiane sta sistematicamente chiudendo i suoi uffici nelle più remote località della provincia italiana. A volte, però, Davide sconfigge Golia. È precisamente quanto accaduto ad Atena Lucana, Comune di 1.200 anime in provincia di Salerno che ha fatto ricorso al Consiglio di Stato e ha imposto la marcia indietro al colosso amministrato da Francesco Caio. I giudici amministrativi hanno infatti annullato la chiusura dell’ufficio postale di Atena Lucana disposta il 16 novembre 2012 dal direttore della filiale di Sala Consilina. Il provvedimento di Poste Italiane era stato adottato perché risultava antieconomico mantenere sportelli e personale in una realtà molto piccola ed era stato giustificato col fatto che i residenti avrebbero potuto rivolgersi all’ufficio di Atena Lucana Scalo. Sarebbe stato dunque rispettato, secon- do Poste, il decreto ministeriale che la obbliga a garantire un punto di accesso entro i 3 chilometri dal luogo di residenza per il 75% della popolazione, entro i 5 chilometri per il 92,5% della popolazione ed entro i 6 chilometri per il 97,5% della popolazione. L’amministrazione comunale, sostenuta dai cittadini, però non si è rassegnata e l’ha spuntata. Argomentano i magistrati: «Non è stata indicata con precisione da Poste Italiane spa, a fronte di precise contestazione del Comune, l’effettiva distanza dall’ufficio postale situato presso la frazione di Atena Lucana Scalo e non sono state valutate le concrete modalità di percorrenza del tragitto che consente di raggiungere tale luogo». Trattasi, infatti, di un percorso privo di qualunque collegamento di linea. Incalzano le toghe: «Poste Italiane spa si è limitata a far riferimento al mero dato geografico della distanza chilometrica, omettendo di contestualizzare con altri fattori, dal bacino e composizione di popolazione alle condizioni di accessibilità. Così facendo, è ingiustificatamente venuta meno alle ragioni che prescrivono di assicurare l’universalità del servizio, in conformità agli obblighi imposti dalla regolazione economica del settore».
L’epilogo felice per Atena Lucana dà speranza anche agli altri Comuni del Cilento e del Vallo di Diano impegnati in un analogo braccio di ferro con Poste Italiane.