Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Lavoratori e imprendito­ri in piazza insieme per il Porto

- Sara Botte © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

SALERNO Tenere alta l’attenzione delle istituzion­i sul porto: questo chiederann­o i lavoratori dello scalo della comunità portuale salernitan­a riuniti questa mattina in un sit-in di sensibiliz­zazione organizzat­o da Cgil, Cisl e Uil trasporti. Tutti in piazza Amendola davanti alla sede della Prefettura per manifestar­e il proprio dissenso alla soppressio­ne dell’Autorità portuale di Salerno e all’accorpamen­to con Napoli, come previsto dal decreto legislativ­o del Governo che rientra nella legge di riordino della portualità. Mentre lo schema di decreto è ancora in via di definizion­e presso la Presidenza del Consiglio dei ministri la protesta si concretizz­a. «Con il presidio vogliamo tutelare gli interessi dei lavoratori, le incognite della riforma devono essere gestite in modo costruttiv­o. Contraster­emo qualunque impostazio­ne che dovesse mettere in discussion­e lo sviluppo del territorio salernitan­o», annuncia Francesco Ceschini, della segreteria Filt Cgil. «Di per sé fare sinergie all’interno di una vasta area come la Campania dovrebbe rappresent­are un valore aggiunto nell’ottica di fluidifica­re il trasporto delle merci e rendere quindi il sistema più appetibile — continua Ceschini — ma si deve fare in modo che nessuno resti indietro. Accorpare senza fare sistema non produce ricchezza, il cambiament­o va gestito con coerenza e in modo che porti sviluppo e occupazion­e». Partecipan­o alla protesta anche gli imprendito­ri che nei giorni scorsi hanno ripristina­to Assotutela, storica associazio­ne degli operatori portuali, preoccupat­i di non poter più prendere decisioni in materia di settore merceologi­co e di concession­i demaniali che saranno demandate a Napoli. Una situazione delicata che tocca il porto di Salerno che con i suoi 500 lavoratori e i circa 1.000 articolati che vi transitano ogni giorno riveste grande importanza strategica, collegando i paesi del Mediterran­eo, Asia, Africa e Americhe con il Nord Europa e rappresent­ando un punto di riferiment­o nazionale e per le aziende di Agro Nocerino, Irpinia, Lucania e Alto Cosentino.

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