Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Lavoratori e imprenditori in piazza insieme per il Porto
SALERNO Tenere alta l’attenzione delle istituzioni sul porto: questo chiederanno i lavoratori dello scalo della comunità portuale salernitana riuniti questa mattina in un sit-in di sensibilizzazione organizzato da Cgil, Cisl e Uil trasporti. Tutti in piazza Amendola davanti alla sede della Prefettura per manifestare il proprio dissenso alla soppressione dell’Autorità portuale di Salerno e all’accorpamento con Napoli, come previsto dal decreto legislativo del Governo che rientra nella legge di riordino della portualità. Mentre lo schema di decreto è ancora in via di definizione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri la protesta si concretizza. «Con il presidio vogliamo tutelare gli interessi dei lavoratori, le incognite della riforma devono essere gestite in modo costruttivo. Contrasteremo qualunque impostazione che dovesse mettere in discussione lo sviluppo del territorio salernitano», annuncia Francesco Ceschini, della segreteria Filt Cgil. «Di per sé fare sinergie all’interno di una vasta area come la Campania dovrebbe rappresentare un valore aggiunto nell’ottica di fluidificare il trasporto delle merci e rendere quindi il sistema più appetibile — continua Ceschini — ma si deve fare in modo che nessuno resti indietro. Accorpare senza fare sistema non produce ricchezza, il cambiamento va gestito con coerenza e in modo che porti sviluppo e occupazione». Partecipano alla protesta anche gli imprenditori che nei giorni scorsi hanno ripristinato Assotutela, storica associazione degli operatori portuali, preoccupati di non poter più prendere decisioni in materia di settore merceologico e di concessioni demaniali che saranno demandate a Napoli. Una situazione delicata che tocca il porto di Salerno che con i suoi 500 lavoratori e i circa 1.000 articolati che vi transitano ogni giorno riveste grande importanza strategica, collegando i paesi del Mediterraneo, Asia, Africa e Americhe con il Nord Europa e rappresentando un punto di riferimento nazionale e per le aziende di Agro Nocerino, Irpinia, Lucania e Alto Cosentino.