Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Fiat, premi di produzione a Pomigliano
Ma la Fiom protesta: «L’azienda discrimina tra chi lavora e chi è in solidarietà»
I lavoratori Fca di Pomigliano d’Arco possono sorridere. La loro busta paga questo fine mese sarà molto più cospicua del solito. Ieri è stato deciso per la fabbrica partenopea il premio più alto di produzione ed efficienza. In Italia solo il sito industriale di Verrone (Piemonte) ha ottenuto la stessa classificazione. Critica la posizione della Fiom: «Con il premio di efficienza a Pomigliano si consuma l’ennesima discriminazione tra chi lavora e chi è in regime di solidarietà».
NAPOLI I lavoratori dello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco oggi possono sicuramente sorridere. Già, perché la loro busta paga questo fine mese sarà molto più cospicua del solito. Ieri infatti è stato deciso per la fabbrica partenopea il premio più alto di produzione ed efficienza. In Italia solo il sito industriale di Verrone (in Piemonte) ha ottenuto la stessa classificazione. E così, a seconda delle tre fasce di appartenenza, le tute blu del Giambattista Vico si ritroveranno in tasca — oltre al normale stipendio — anche un premio che va da un minimo di 1476 euro ad un massimo di 1940 euro. Premio che verrà dato anche ai lavoratori dell’unità logistica di Nola ed in rapporto alle giornate lavorate agli operai con contratto di solidarietà. I risultati variano a seconda delle performance realizzate da ogni singola unità produttiva così come misurate dal sistema Wcm (World Class Manufacturing). A livello di gruppo la media complessiva dei compensi erogati sarà uguale al 4,5% delle retribuzioni contrattuali. Tale importo, unito alle somme già erogate trimestralmente nello scorso anno, porta l’incremento retributivo medio riferito al 2015 al 6%. «È un risultato ampiamente atteso dai lavoratori — afferma Giovanni Sgambati, segretario generale della Uilm Campania — perché in questi anni hanno sempre confermatola medaglia d’ oro nella valutazione dell’ organizzazione di lavoro Wcm. E ciò conferma — aggiunge Sgambati — che Pomigliano è uno stabilimento di grande efficienza e che ha dimostrato affidabilità. Questo ci rafforza come sindacato nel chiedere a Fiat la piena occupazione entro il 2018. Se lo meritano i lavoratori e il territorio».
«Un ottimo risultato— spiega Biagio Trapani, esecutivo Fim Napoli per il settore auto — che conferma la bontà della nostra azione sindacale di redistribuzione della ricchezza sulla contrattazione di secondo livello a cui facciamo da sempre riferimento. Adesso per Pomigliano resta da completare la piena saturazione degli organici per dare piena attuazione al rilancio iniziato nel giugno 2010». In tutta Italia i lavoratori di Fca, se si considerano i 330 euro già erogati e i 990 euro medi previsti dal bonus comunicato ieri ai sindacati, hanno avuto nel 2015 incrementi salariali intorno a 1320 euro. Punte, come detto, a Pomigliano e Verrone, dovesi arriva a 1.584 euro. Mentre i sindacati firmatari dell’accordo del 2010 su Fiat si dicono soddisfatti, è invece molto critica la posizione della Fiom: «Con il premio di efficienza a Pomigliano si consuma l’ennesima discriminazio- ne tra chi lavora e chi è in regime di solidarietà. Il bonus — spiega il sindacato cigiellino dei metalmeccanici — non è per tutti e fa risparmiare l’azienda perché in media i dipendenti di Fca riceveranno 990 euro, quelli di Cnhi 825 euro. Si tratta, appunto, di medie e non di quanto ciascun lavoratore percepirà perché l’elemento retributivo varia da stabilimento a stabilimento, in base ai parametri del Wcm, e i siti che si piazzano sotto il terzo posto non percepiranno nulla». In particolare Michele De Palma, responsabile automotive della Fiom aggiunge: «Abbiamo più volte chiesto al- la direzione del gruppo un aumento sui minimi tabellari per garantire ai lavoratori ex-Fiat una paga base uguale agli altri metalmeccanici cui si applica il contratto nazionale. Questo perché il mancato aumento dei minimi tabellari ha determinato una perdita per i lavoratori di Fca e Cnhi di circa 75 euro lordi al mese pari a 975 e penalizza i lavoratori perché la retribuzione del premio non incide sugli istituti contrattuali o di legge».
E invece i diretti interessati, gli operai, cosa ne pensano di questa buona notizia? «Ottima notizia — spiega Antonio, del reparto montaggio del Giambatista Vico — una tredicesima in più». C’è anche da sottolineare che da qualche mese, per merito soprattutto dei picchi di ordini, in questa fabbrica si lavora a pieno regime, tanto che si è dovuti ricorrere già da questo febbraio e pro-
Giovanni Sgambati Risultato atteso, la fabbrica si dimostra ancora una volta efficiente e affidabile Il meccanismo I risultati variano a seconda delle performance realizzate da ogni singola unità produttiva
babilmente fino a tutto il prossimo aprile a due turni di straordinario il sabato di ogni settimana. Non a caso la Fiat Panda— prodotta a Pomigliano — è stata l’auto in assoluto più venduta in Italia nel 2015. E che qui si produca a pieno ritmo lo testimoniano non solo gli straordinari richiesti dall’azienda, ma anche altri episodi. Stando a fonti interne alla fabbrica, infatti, i team leader e altri operai starebbero saltando le soste previste nei turni di lavoro per continuare a produrre e non perdere così neanche un minuto.