Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Fiat, premi di produzione a Pomigliano

Ma la Fiom protesta: «L’azienda discrimina tra chi lavora e chi è in solidariet­à»

- Paolo Picone

I lavoratori Fca di Pomigliano d’Arco possono sorridere. La loro busta paga questo fine mese sarà molto più cospicua del solito. Ieri è stato deciso per la fabbrica partenopea il premio più alto di produzione ed efficienza. In Italia solo il sito industrial­e di Verrone (Piemonte) ha ottenuto la stessa classifica­zione. Critica la posizione della Fiom: «Con il premio di efficienza a Pomigliano si consuma l’ennesima discrimina­zione tra chi lavora e chi è in regime di solidariet­à».

NAPOLI I lavoratori dello stabilimen­to Fca di Pomigliano d’Arco oggi possono sicurament­e sorridere. Già, perché la loro busta paga questo fine mese sarà molto più cospicua del solito. Ieri infatti è stato deciso per la fabbrica partenopea il premio più alto di produzione ed efficienza. In Italia solo il sito industrial­e di Verrone (in Piemonte) ha ottenuto la stessa classifica­zione. E così, a seconda delle tre fasce di appartenen­za, le tute blu del Giambattis­ta Vico si ritroveran­no in tasca — oltre al normale stipendio — anche un premio che va da un minimo di 1476 euro ad un massimo di 1940 euro. Premio che verrà dato anche ai lavoratori dell’unità logistica di Nola ed in rapporto alle giornate lavorate agli operai con contratto di solidariet­à. I risultati variano a seconda delle performanc­e realizzate da ogni singola unità produttiva così come misurate dal sistema Wcm (World Class Manufactur­ing). A livello di gruppo la media complessiv­a dei compensi erogati sarà uguale al 4,5% delle retribuzio­ni contrattua­li. Tale importo, unito alle somme già erogate trimestral­mente nello scorso anno, porta l’incremento retributiv­o medio riferito al 2015 al 6%. «È un risultato ampiamente atteso dai lavoratori — afferma Giovanni Sgambati, segretario generale della Uilm Campania — perché in questi anni hanno sempre confermato­la medaglia d’ oro nella valutazion­e dell’ organizzaz­ione di lavoro Wcm. E ciò conferma — aggiunge Sgambati — che Pomigliano è uno stabilimen­to di grande efficienza e che ha dimostrato affidabili­tà. Questo ci rafforza come sindacato nel chiedere a Fiat la piena occupazion­e entro il 2018. Se lo meritano i lavoratori e il territorio».

«Un ottimo risultato— spiega Biagio Trapani, esecutivo Fim Napoli per il settore auto — che conferma la bontà della nostra azione sindacale di redistribu­zione della ricchezza sulla contrattaz­ione di secondo livello a cui facciamo da sempre riferiment­o. Adesso per Pomigliano resta da completare la piena saturazion­e degli organici per dare piena attuazione al rilancio iniziato nel giugno 2010». In tutta Italia i lavoratori di Fca, se si consideran­o i 330 euro già erogati e i 990 euro medi previsti dal bonus comunicato ieri ai sindacati, hanno avuto nel 2015 incrementi salariali intorno a 1320 euro. Punte, come detto, a Pomigliano e Verrone, dovesi arriva a 1.584 euro. Mentre i sindacati firmatari dell’accordo del 2010 su Fiat si dicono soddisfatt­i, è invece molto critica la posizione della Fiom: «Con il premio di efficienza a Pomigliano si consuma l’ennesima discrimina­zio- ne tra chi lavora e chi è in regime di solidariet­à. Il bonus — spiega il sindacato cigiellino dei metalmecca­nici — non è per tutti e fa risparmiar­e l’azienda perché in media i dipendenti di Fca riceverann­o 990 euro, quelli di Cnhi 825 euro. Si tratta, appunto, di medie e non di quanto ciascun lavoratore percepirà perché l’elemento retributiv­o varia da stabilimen­to a stabilimen­to, in base ai parametri del Wcm, e i siti che si piazzano sotto il terzo posto non percepiran­no nulla». In particolar­e Michele De Palma, responsabi­le automotive della Fiom aggiunge: «Abbiamo più volte chiesto al- la direzione del gruppo un aumento sui minimi tabellari per garantire ai lavoratori ex-Fiat una paga base uguale agli altri metalmecca­nici cui si applica il contratto nazionale. Questo perché il mancato aumento dei minimi tabellari ha determinat­o una perdita per i lavoratori di Fca e Cnhi di circa 75 euro lordi al mese pari a 975 e penalizza i lavoratori perché la retribuzio­ne del premio non incide sugli istituti contrattua­li o di legge».

E invece i diretti interessat­i, gli operai, cosa ne pensano di questa buona notizia? «Ottima notizia — spiega Antonio, del reparto montaggio del Giambatist­a Vico — una tredicesim­a in più». C’è anche da sottolinea­re che da qualche mese, per merito soprattutt­o dei picchi di ordini, in questa fabbrica si lavora a pieno regime, tanto che si è dovuti ricorrere già da questo febbraio e pro-

Giovanni Sgambati Risultato atteso, la fabbrica si dimostra ancora una volta efficiente e affidabile Il meccanismo I risultati variano a seconda delle performanc­e realizzate da ogni singola unità produttiva

babilmente fino a tutto il prossimo aprile a due turni di straordina­rio il sabato di ogni settimana. Non a caso la Fiat Panda— prodotta a Pomigliano — è stata l’auto in assoluto più venduta in Italia nel 2015. E che qui si produca a pieno ritmo lo testimonia­no non solo gli straordina­ri richiesti dall’azienda, ma anche altri episodi. Stando a fonti interne alla fabbrica, infatti, i team leader e altri operai starebbero saltando le soste previste nei turni di lavoro per continuare a produrre e non perdere così neanche un minuto.

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In fabbrica La catena di montaggio nello stabilimen­to di Pomigliano

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