Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Fico: «Quarto, mai saputo di ricatti o minacce»
Il parlamentare M5S in Commissione antimafia. E Capuozzo potrebbe ritirare le dimissioni
NAPOLI «Io non ho mai saputo di ricatti, minacce o estorsioni, l’ho detto al pm e lo ripeto qui. Il sindaco di Quarto non mi ha mai detto di minacce o ricatti, né mi ha mai trasferito quella sensazione. Né io ho la palla di vetro». Roberto Fico, componente del direttorio del M5S in audizione all’Antimafia sul caso Quarto. Continua: «Io a luglio sono stato chiamato dal sindaco di Quarto per una riunione con tutti i consiglieri comunali; c’erano contrasti con Giovanni De Robbio (il consigliere comunale sotto inchiesta, ndr), non volevano diventasse presidente del consiglio comunale. Io dissi che era importante la figura del presidente e che ci fosse fiducia, che questa poteva riconquistarsi in futuro, ma ho aggiunto che stava a loro la decisione». Informato dal sindaco Capuozzo sull’idea di De Robbio di privatizzare lo stadio, Fico spiega: «Non per questo si procede ad una espulsione. Noi vogliamo che se si incontrano imprenditori tutto sia ben chiaro». Insomma per il presidente della commissione di vigilanza Rai a luglio non c’erano gli estremi per espellere il consigliere pentastellato. Consigliere che però poi viene cacciato il 13 dicembre. E poi ancora: «Della riunione di luglio né Grillo né Casaleggio sono stati informati, era normale amministrazione». E sul sindaco: «Non riteniamo Rosa Capuozzo una camorrista, anche solo associare la camorra al sindaco mi dispiace. La sua espulsione nasce perché dopo il 23 dicembre abbiamo pensato che se anche un solo voto fosse stato inquinato, faceva dire alla Capuozzo, dimettiti, ci dimettiamo e facciamo sì che gli elettori ritornino al voto. La nostra risposta può essere un esempio».
I termini per le revoca delle