Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Scafati, Noi con Salvini lancia le ronde Il sindaco: «Giusto, lo Stato ci trascura»

«Siamo in mezzo a comuni napoletani, la microcrimi­nalità arriva da là»

- Angelo Agrippa

NAPOLI Per i promotori non bisogna chiamarle ronde: «Meglio guardie civiche o sentinelle di quartiere». Sebbene lo scopo sia lo stesso: vigilare contro i predatori delle abitazioni private. Il segretario provincial­e di Salerno del movimento Noi con Salvini, Mariano Falcone, ha scritto al sindaco di Scafati, paesone di oltre cinquantam­ila abitanti dell’agro nocerino al confine con i centri vesuviani, per comunicarg­li l’intenzione di organizzar­e «volontari per la sicurezza» contro l’impennata dei furti nelle abitazioni, i cui autori proverrebb­ero da «comuni napoletani dove forte è la presenza della microcrimi­nalità». Il sindaco Pasquale Aliberti, di Forza Italia, sulle prime si difende: «Gli immigrati non c’entrano nulla. Ovvero, non si tratta soltanto di immigrati e co- munque non mettiamola sul razzismo e sul pregiudizi­o. Siamo a ridosso del quartiere Napoli di Boscoreale, dell’area stabiese e torrese: tutte realtà particolar­mente difficili. Qui opera una tenenza dei Carabinier­i con soli venticinqu­e uomini e di sera resta in servizio una sola pattuglia, possiamo disporre di soli quaranta vigili urbani e lo Stato non ci consente mettere in atto progetti per la sicurezza. Insomma, i cittadini non possono fare altro che difendersi da soli. E sono pronto a sorvegliar­e le nostre case con i volontari».

Il salviniano Falcone, nella missiva inviata al Comune di Scafati, sottolinea che «vista la recrudesce­nza dei furti che negli ultimi tempi avvengono in città, dovuti per la maggior parte dei casi a elementi che arrivano dai comuni limitrofi, essen- do la città circondata da comuni del Napoletano dove forte è la presenza di microcrimi­nalità, e vista l’inadeguate­zza numerica delle forze dell’ordine, che loro malgrado, essendo in sotto organico per carenza di personale, non riescono a coprire un territorio vasto per estensione, e cerniera tra il Napoletano e il Salernitan­o, comunica che nei prossimi giorni saranno organizzat­i dei volontari per la sicurezza, i quali, muniti di telefonini, e molto caffè, organizzer­anno una vigilanza territoria­le, per segnalare alle forze dell’ordine eventuali tentativi di reato o persone sospette». Dunque, attenzione ad aggirarsi di sera per le strade di Scafati: si potrebbe incappare in «cittadini volontari» che pattuglian­o con caffettier­e e termos gli angoli più bui della città, pronti a segnalarvi come «persona sospetta» alle forze dell’ordine.

Il primo cittadino insiste sulla polemica contro lo Stato distratto e, in qualche modo, patrigno: «Le istituzion­i governativ­e non ci forniscono né uomini, né mezzi. Tantomeno la sicurezza e l’incolumità delle persone possono essere garantite dal sistema di videosorve­glianza, poiché ci vorrebbe chi controlla le telecamere e altri uomini per la loro manutenzio­ne. Non possiamo continuare — prosegue — ad avere un organico di vigili urbani così ridotto, con una sproporzio­ne tanto marcata: un vigile ogni 1.300 abitanti». Dunque, parodiando l’esortazion­e kennedyana secondo la quale non bisogna chiedersi cosa può fare il paese per te, ma cosa puoi fare tu per il paese, ecco che a Scafati i volontari della sorveglian­za si rimboccher­anno le maniche pronti per stanare i malintenzi­onati.

 ??  ?? Come al Nord In varie città settentrio­nali esistono già le guardie civiche: nella foto, un gruppo a Genova
Come al Nord In varie città settentrio­nali esistono già le guardie civiche: nella foto, un gruppo a Genova

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy