Corriere del Mezzogiorno (Campania)
False assunzioni per una truffa milionaria all’Inps
CASERTA Società e cantieri esistenti solo sulla carta, assunzioni false, licenziamenti fittizi ma introiti reali di danaro pubblico. Sono 300 gli indagati (a piede libero) di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli Nord, guidata da Francesco Greco, che ha consentito di individuare un gruppo di quattro imprenditori incriminati (assieme ai 296 falsi operai complici) per truffa aggravata e falso per avere intascato erogazioni pubbliche traendo in inganno l’Inps. Gli imprenditori assumevano falsamente centinaia di operai solo per creare licenziamenti fittizi al solo scopo di ottenere, successivamente, un’indennità di disoccupazione che veniva divisa tra gli organizzatori della stessa truffa e i beneficiari della disoccupazione cosiddetta Aspi o Miniaspi. Un sistema adottato per centinaia di persone risultate essere — dal 2013 al 2015 — dipendenti dei quattro imprenditori destinatari, ieri, di un sequestro di alcune centinaia di migliaia di euro, tra conti correnti e altri beni, che dovrebbe raggiungere l’equivalente della truffa accertata: ovvero, un milione e 111 mila euro.
A scoprire il tutto, sono stati i Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, agli ordini del capitano Simone Calabrò, che hanno eseguito il provvedimento dopo una serie di indagini. Il sequestro è stato firmato dal gip del Tribunale di Napoli Nord nei confronti dei quattro imprenditori residenti tra Casal di Principe e Villa Li- terno e attivi nel settore dell’edilizia tra la Campania e il Lazio, in particolare nelle province di Frosinone e Roma.
Le somme venivano accreditate su carte prepagate intestate, dotate di Iban, ai dipendenti di cui i quattro imprenditori avevano il pin. I prelievi venivano effettuati ai bancomat o all’interno degli istituti e poi divisi. Un flusso di danaro finito al centro dei controlli dell’Arma.