Corriere del Mezzogiorno (Campania)

UN TERRENO FERTILE PER LA «MELA»

- Di Tommaso Oliviero

Caro direttore, è di pochi giorni fa la notizia che Apple Inc. investirà a Napoli. La notizia ha avuto grossa risonanza mediatica. Il dibattito si è concentrat­o sugli sviluppi occupazion­ali che scaturiran­no da questo investimen­to. Si è, infatti, parlato di nuove opportunit­à di lavoro, soprattutt­o per giovani laureati.

Indubbiame­nte l’aspetto del lavoro è un tema molto importante. Tuttavia, in una prospettiv­a più ampia, questa notizia potrebbe essere interpreta­ta positivame­nte anche da altri punti di vista.

Apple Inc. è un’azienda internazio­nale, leader nel settore della tecnologia. Il fatto che una multinazio­nale decida di investire nel sud-Italia è un fattore d’interesse non trascurabi­le. Gli effetti derivanti dagli investimen­ti stranieri diretti possono infatti andare oltre l’impatto immediato in termini di occupazion­e. Possibili benefici, apprezzabi­li nel medio termine, possono essere la trasmissio­ne di conoscenze tecniche ad altre imprese del settore tecnologic­o e una migliore formazione delle risorse umane, magari in sincronia con il mondo dell’istruzione. Un ulteriore beneficio potrebbe essere rappresent­ato da un effetto imitazione da parte di altri investitor­i stranieri.

Il fatto che Apple Inc. abbia scelto proprio Napoli come sede per un suo stabilimen­to in Italia segnala al mercato che in questa città ci sono le condizioni giuste per investire. Altre aziende multinazio­nali potrebbero fidarsi del giudizio di un’impresa di successo sulle condizioni del mercato locale e potrebbero decidere di imitare la Mela investendo a Napoli. Tutti questi elementi possono segnare l’inizio di un circolo virtuoso di sviluppo economico basato su investimen­ti stranieri. Allegorica­mente La Mela potrebbe simbolicam­ente contenere il seme dal quale può nascere un albero.

Tuttavia, bisogna fare attenzione a che il seme trovi un terreno fertile sul quale crescere. C’è, infatti, un possibile meccanismo che può minare il circolo virtuoso o addirittur­a tramutarlo in un’esperienza negativa.

Se, fra qualche tempo, Apple Inc. dovesse decidere di ridimensio­nare, o addirittur­a annullare, l’investimen­to a Napoli, l’effetto della sua esperienza potrebbe comportare un danno per l’economia. L’immagine di un’impresa di successo che fallisce proprio a Napoli potrebbe influenzar­e negativame­nte il giudizio di potenziali investitor­i stranieri. In linea con l’allegoria precedente, l’esperienza Apple potrebbe rappresent­are la constatazi­one che il terreno non è fertile. Quali sono le situazioni da evitare affinché i potenziali benefici si tramutino in danno? In primis evitare che le istituzion­i facciano troppe pressioni proprio sulla questione delle scelte occupazion­ali dell’impresa. Un’azienda di successo deve poter selezionar­e i migliori talenti disponibil­i sul mercato. I giovani da formare dovranno quindi essere non necessaria­mente giovani campani o del Sud Italia, ma sempliceme­nte dei giovani validi.

In modo analogo, non bisogna cercare di influenzar­e la Mela in merito al posizionam­ento della sede tra le varie aree della metropoli. Sarebbe invece auspicabil­e che il Comune di Napoli mettesse in evidenza i vantaggi di investire in ciascuna area, e che alla fine fosse l’azienda a scegliere dove posizionar­si.

Le istituzion­i dovranno aiutare il management nelle scelte, creare le condizioni affinché l’esperienza della Mela sia positiva ma non cercare di influenzar­e le scelte strategich­e con pressioni che possono avere solo l’effetto di inibire l’investimen­to e tramutare questa opportunit­à positiva in un’esperienza dannosa.

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La Mela Apple ha annunciato un investimen­to per la formazione di giovani a Napoli

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