Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Zanicchi-Clery-Bouchet «donne in cerca di guai»
Le tre artiste da stasera insieme sul palco del Delle Palme
Icone di bellezza o del belcanto fra i Settanta e gli Ottanta, Iva Zanicchi (che nel suo curriculum vanta anche un’elezione all’Europarlamento) e le sex symbol Corinne Clery e Barbara Bouchet saranno insieme queste sere (oggi alle 17.30) sul palcoscenico del teatro Delle Palme di Chiaia. «Tre donne in cerca di guai» il titolo della commedia che vede protagonista lo «strano» trio, un lavoro di J.M. Chevret adattato da Mario Scaletta per la regia di Nicasio Anzelmo. Nello spettacolo la crisi e la solitudine della mezza età sono narrate con umorismo, autoironia e allegria. E, naturalmente con il piacere della seduzione.
«Mi sono immediatamente innamorata di questo testo di Chevret, che ho visto rappresentato anni fa a Parigi. Ho deciso di acquistarne i diritti per poterne fare una versione italiana. Ho trovato il regista e la produttrice e, grazie a lei, ho conosciuto Scaletta che ne ha curato l’adattamento per l’Italia», racconta Corinne Clery. «Il ruolo che mi sono ritagliata è quello di Annie, una donna che dopo trent’anni viene licenziata dal Club Med e che è convinta di essere ancora la femme fatale per cui tutti impazziscono».
«Il teatro è sempre stato per me un’avventura straordinaria. Dopo tanto cinema, avere il contatto diretto con il pubblico è emozionante», dice Barbara. «La mia Micky è una donna forte, sicura di sé, una manager di successo, ma che nasconde una gran fragilità. Lavorare con Corinne e Iva è molto divertente: hanno due caratteri simili, sono iperattive mentre io cerco di bilanciare con la mia calma. La fortuna è che siamo diventate tutte e tre molto amiche». In- fine l’«Iva nazionale»: «Ho accettato con entusiasmo il ruolo di Martine dice - anche se non mi sento proprio una casalinga disperata per l’abbandono del marito. Per me è stato quasi un debutto dopo la stagione teatrale nel ‘74 con Walter Chiari e devo ammettere che ogni sera mi diverto come una pazza, anche perché mi piace scrutare le espressioni delle prime file. Esattamente come faccio quando canto».