Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Oggi il verdetto dei garanti. Paolucci: «Non potevamo tacere, saremmo stati complici» Bassolino: annullate quei voti
Presentato il ricorso: «Sono disgustato». Valente: «No a strumentalizzazioni»
Antonio Bassolino ha presentato ricorso contro l’esito delle primarie di domenica scorsa: «Sono disgustato, annullate i voti nei seggi finiti nei video ». Oggi si riunisce la commissione dei garanti. Valente: no strumentalizzazioni.
NAPOLI È una rottura senza ritorno. Alla fine Antonio Bassolino decide di fare ricorso contro i presunti brogli delle primarie. Non è capitato molte volte, ma l’ex governatore e Umberto Ranieri, un ingraiano e un migliorista, stanno dalla stessa parte: il 2016 come il 2011. È tutto molto simile, simile anche a una resa dei conti, questa volta tutta interna ai bassoliniani. A questo punto può succedere di tutto. «Sono disgustato», dice Bassolino guardando il video di Fanpage. «Questo mercimonio è una ferita profonda per tutti quelli che hanno creduto nelle primarie come libera partecipazione democratica». E poi qualche ora e come sempre ormai da sei mesi posta la sua decisione su fb: «Rispettare la libertà e la dignità delle persone è un requisito irrinunciabile della democrazia. Per questo ho presentato un ricorso sui gravi episodi avvenuti nelle primarie di domenica».
Cinque pagine, sei ricorsi, in cui seggio per seggio, si chiede l’annullamento del vo- to. La premessa è il reportage: «A rendere più inquietante il quadro si aggiunge il fatto che nei seggi del quartiere San Giovanni tale documentate iniziative di influenza-compravendita del voto sono state assunte in prima persona da parte di esponenti del Pd che ricoprono cariche istituzionali ed apertamente schierati nelle primarie con la candidata Valeria Valente». Seggio 45, San Giovanni a Teduccio, il caso Borriello, per capirci: «Si chiede l’annullamento del voto, scorporandolo dal computo complessivo dei voti». E cioé: 770 votanti, 6 a Sarracino, 591 a Valente, 5 a Marfella, 159 a Bassolino. Seggio 46, sempre San Giovanni, il caso Gennaro Cierro, «sostenitore di Valente» e già protagonista di un ricorso nel 2011 perché consigliere del centrodestra. Anche in questo caso si chiede l’annullamento del voto: 350 elettori in tutto, 300 solo a Valente. Seggio numero 58, via Veneto, Piscinola. Un tizio distribuisce denaro «è chiaro e netto l’indebito presidio davanti al seggio di soggetti organizzati per turbare il voto». Anche in questo caso si chiede l’annullamento dei 210 voti. Seggio 61, Scampia, via Monterosa. Scambio di denaro tra due giovani. Sono i fratelli Silvestri che dicono di giocare una scommessa. Anche in questo caso, annullamento dei 512 voti, qui ha vinto Bassolino con 292 preferenze. Seggio 62, sempre Scampia, in questo caso persone non ben identificate invitano a votare Valente. Anche in questo azzeramento del voto: 419 in tutto.
Intanto in un nuovo video pubblicato ieri da Fanpage si vedono anche consiglieri di destra che fanno votare alle primarie del Pd in due seggi di Scampia. Si tratta di Claudio Ferrara, assessore di centrodestra dell’ottava municipalità che nel 2013 fu candidato alla Camera dal Pdl ma si ritirò dopo l’esclusione di Nicola Cosentino dalle liste, e di Giorgio Ariosto, che nel 2011 fu candidato dal centrodestra all’ottava municipalità.