Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Travolta dallo scuolabus Muore bimba di tre anni

Tragedia a Carinaro, la piccola Rosa era uscita di casa sfuggendo al controllo di tutti Sconvolta l’intera comunità. La sindaca indice il lutto cittadino: aiuteremo la famiglia

- Giorgio Santamaria

L’intera comunità è sotto choc a Carinaro nel Casertano per la tragica e assurda morte di una bimba di tre anni, Rosa Di Biase, uccisa ieri dallo scuolabus comunale mentre dall’automezzo scendeva il fratellino maggiore della piccola.

CASERTA L’intera comunità è sotto choc a Carinaro per la tragica e assurda morte di una bimba di tre anni, Rosa Di Biase, uccisa ieri dallo scuolabus comunale mentre dall’automezzo scendeva il fratellino maggiore della piccola. Una tragedia, purtroppo, vissuta in diretta da tutti i bambini a bordo del bus e soprattutt­o dalla madre di Rosa, che attendeva come ogni pomeriggio alle 16,30 l’arrivo dell’automezzo. Un dramma immane, accaduto in un giorno particolar­e come quello della Festa della donna, che ha colpito una famiglia non agiatissim­a: il padre Pietro, sposato con Eufemia Sagliocco, tre figli, disoccupat­o che svolge solo qualche lavoretto saltua- rio, si è sentito male appena ha ricevuto la notizia.

La disgrazia ha lasciato sconvolta e senza parole la sindaca del piccolo centro dell’agro aversano, Marianna Dell’Aprovitola. La prima cittadina è stata in lacrime per tutto il pomeriggio ed è stata la prima destinatar­ia della crudele notizia appresa all’ospedale Moscati di Aversa, dove si era recata per essere vicina alla famiglia. Ancora presto per definire l’esatta dinamica dell’incidente sul quale indagano i carabinier­i di Marcianise coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord che, al momento, non ha ancora deciso se effettuare l’autopsia.

Il dramma si è consumato in pochi istanti. La madre della bambina, secondo una prima ricostruzi­one, è uscita in strada dalla sua abitazione, in via Nino Bixio, perché era arrivato lo scuolabus che riportava a casa il figlio. Subito dopo anche la piccola è sbucata senza chela madre sene accorgesse. Così, mentre la donna prendeva in consegna il figlio di quasi 6 anni alle porta di uscita del mezzo, posta al centro della fiancata laterale, a pochi metri la bimba scendeva dal marciapied­e fermandosi proprio davanti al pullman. Il conducente ha chiuso la porta e, ignaro di ciò che stava accadendo, è ripartito prendendo in pieno la bimba. L’urto ha fatto sobbalzare il mezzo. «Abbiamo preso una grossa pietra» avrebbe esclamato una collaborat­rice scolastica che era a bordo del pulmino. Contempora­neamente la mamma della bimba si è accorta della tragedia e ha iniziato a urlare a squarciago­la. A quel punto l’autista ha fermato il veicolo. La piccola è stata immediatam­ente soccorsa e trasportat­a con un’auto privata all’ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa in condizioni disperate. I medici del pronto soccorso hanno provato in tutti i modi a rianimarla ma è stato inutile.

A Carinaro il conducente, G.C. un lavoratore socialment­e utile, che da anni svolge servizio di scuolabus, è stato condotto in stato di choc dai vigili urbani al loca- le comando e poco dopo interrogat­o dai carabinier­i che, come atto dovuto, procederan­no a denunciarl­o per omicidio colposo. I militari hanno sequestrat­o il veicolo e sentito vari testimoni mentre la sindaca ha già annunciato la proclamazi­one il lutto cittadino per il giorno delle esequie (da definire) e fatto sapere che il Comune si farà carico di tutte le spese della cerimonia funebre. «Non ho parole, sono sconvolta», ha commentato la prima cittadina esprimendo tutto il suo sconcerto: «Abbiamo già deliberato l’impegno per sostenere i funerali della piccola e vorrei che tutto ciò fosse soltanto un brutto incubo. Tutta l’amministra­zione è vicina alla famiglia Di Biase, ma è sconvolto anche il nostro autista per quanto accaduto». È tremante, mentre parla, anche Rosa Chiacchio, incredula, assessora comunale alla Pubblica istruzione. «È una grande tragedia per tutta la comunità, ci siamo riuniti subito in Comune dopo essere stati in ospedale con la madre. I medici sono stati impeccabil­i. Sosterremo in tutti i modi questa famiglia. Per ora non pensiamo alla dinamica, che sarà accertata sicurament­e dagli inquirenti, posso solo dire che Rosa avrebbe compiuto tre anni il 16 aprile prossimo. Una vita spezzata troppo presto». Tutta la comunità, ora, aspetta di poter dare un ultimo saluto alla bambina, appena sarà resa nota la data dei funerali ma già ieri, non sono mancate tante lacrime e rabbia.

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Amministra­trici La sindaca Dell’Aprovitola e l’assessora Rosa Chiacchio
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