Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Valente: «Chi ha sbagliato pagherà ma non si può strumentalizzare»
Guerini: inaccettabile discutere il risultato. De Luca: non ho visto episodi preoccupanti
Le primarie? «Un bene prezioso. La partecipazione è il miglior antidoto per affrontare la crisi della democrazia, e per questa ragione dobbiamo avere cura e responsabilità. Non smettere mai di ringraziare gli oltre 30.000
napoletani che hanno deciso di fidarsi di noi, continuare a coinvolgerli. Dare voce e protagonismo a loro e a cittadini di questa città». Il giorno dopo il video che ha gettato ombre sulle primarie di Napoli, Valeria Valente, la vincitrice, torna sul caso. E dice: «Se ci sono stati singoli comportamenti da censurare lo dobbiamo fare con rigore, serietà e serenità. Su questo fronte io sarò la prima a chiedere che si agisca con trasparenza e determinazione, poiché il risultato delle primarie non appartiene solo al vincitore, ma a tutti i cittadini che hanno scelto di dare il proprio contributo. Per la stesse ragioni dobbiamo evitare le strumentalizzazioni». Come andrà a finire si saprà oggi al termine della riunione della commissione di garanzia delle primarie, chiamata a esaminare il ricorso presentato ieri da Antonio Bassolino. Che dichiara guerra al partito. La linea, infatti, era stata data in mattinata dal presidente Matteo Orfini: «Abbiamo la segnalazione di un paio di casi sospetti grazie ad alcune inchieste giornalistiche, per questo abbiamo immediatamente attivato meccanismi di garanzia per valutare i singoli casi. In quel caso sarebbe giusto prendere provvedimenti esemplari, ma questo non inficia il lavoro fatto e che le primarie a Napoli si siano svolte regolarmente». E ancora: «Sui due casi è giusto eventualmente intervenire ma questo non mette in discussione che è stata una grande giornata, svolta in modo tra- sparente come non mai. Non c’è niente da rimettere in discussione, non certo vanno rifatte o annullate le primarie». Si riferisce ai seggi di San Giovanni e Scampia? Oppure soltanto a Gennaro Cierro e Tonino Borriello immortalati nel video di Fanpage mentre stavano dando (per loro prestando) soldi a elettori?
Il Partito democratico da subito ha fatto quadrato intorno alla vincitrice Valeria Valente e soprattutto ha tentato di blindare il risultato. «È inaccettabile mettere in discussione le primarie e i chiari risultati che hanno sancito», dichiara il vicesegretario Lorenzo Guerini. Ritornano sull’argomento anche i segretari regionale e provinciale, Assunta Tartaglione e Venanzio Carpentieri: «Sullo svolgimento delle primarie del centrosinistra a Napoli è in atto un tentativo di delegittimazione attraverso attacchi strumentali. Sui singoli episodi ripresi nel video ci saranno gli approfondimenti dovuti da parte degli organismi competenti e, sin da ora, possiamo affermare che qualsiasi atteggiamento meno che corretto è da condannare. Ma non si può far finta di ignorare c he, ol t re quei s i ngoli casi inaccettabili, ci siano state tante migliaia di persone che hanno votato in maniera regolare, trasparente e spontanea». E Vincenzo De Luca: «Sinceramente non ho avuto la sensazione di particolari fenomeni degenerativi, detto così da osservatore esterno, chi ritenga di fare ricorsi deve farlo, ha il diritto e valuteranno le strutture di controllo la fondatezza o meno del ricorso, ma queste sono “babbarie”, termine dell’agro sarnese, cioé fessaggini. Comunque sia rispettiamo i candidati, non vorrei fosse sporcata una giornata democratica che si è svolta tutto sommato in un clima di grande serenità. La parola agli organismi di controllo».
E gli organismi di controllo, par di capire dalle parole dei dirigenti nazionali e locali del Pd, sono orientati a «punire» i singoli, ma non toccando il voto. Il regolamento prevede come sanzione massima, in base al danno di immagine causato al partito, l’espulsione. Ma alla luce del ricorso di Bassolino e ormai di una resa dei conti in atto non è dato sapere cosa accadrà. Ovviamente per la minoranza del Pd e per i bassoliniani quello che è accaduto «è estremamente grave».
E, in serata, arriva l’affondo del senatore Miguel Gotor, bersaniano di ferro: «Bassolino fa bene a chiedere giustizia e la Valente ha il dovere politico di fare chiarezza sul sostegno di esponenti della destra partenopea legati a Cosentino eaCuffaro,c omeri vela un nuovo video di Fanpage. L’esiguo margine del successo della Valente fa risaltare ancora di più i metodi scorretti adottati e l’ambiguità di una proposta politica che fa nascere il Partito della Nazione non solo a Roma anche dal basso, nei vicoli di Napoli».