Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mariolino assecondava gli amici «Tranquilli, penso a tutto io» Folle per il nipotino campione
NAPOLI Mariolino Barometro faceva il vigile urbano, ma la sua passione era un’altra: fanatico dello sport, appassionato di calcio. Tutti quelli che lo conoscono sanno che suo nipote è un promettente giocatore della Juventus, un talento di Secondigliano entrato nelle grazie della Signora. Mariolino collezionava fotografie su Facebook del suo gioiello calciatore. E se ne vantava con tutti.
Nel 1980 era entrato nel Corpo della polizia municipale di Napoli, non un lavoratore di quelli votati solo ed esclusivamente alla propria missione di vigile. Una decina di anni fa era stato anche più volte redarguito con lettere di richiamo, trasferito da una sezione all’altra. Proprio nel tentativo di contenere una certa esuberanza, di arginare distrazioni legate ad attività professionali che correvano parallele al suo lavoro di vigile.
Nessuno ricorda quest’uomo dall’aspetto giovanile, nonostante i suoi quasi sessant’anni, e dai modi sempre molto esuberanti, come un guerrafondaio e ieri sera dopo l’agguato subito nei pressi della sua abitazione - al rione Incis di Ponticelli - la prima reazione di tutti quelli che lo conoscevano è stata di sgomento.
«Di sicuro, il suo lavoro di vigile urbano nulla ha a che vedere con la sparatoria» sottolinea Ciro Esposito, comandante della Polizia municipale di Napoli. «Conoscevo Barometro personalmente — ricorda — ma non bene. Non siamo mai stati nella stessa sezione. Era un luogotenente assegnato ad attività interne presso la caserma Garibaldi. In questo periodo era in ferie».
Un errore? Può darsi, saranno le indagini della Squadra mobile della polizia a stabilire dinamica ed eventuale movente. Qualche parola di troppo? Quello sì, chi conosceva Barometro sussurra anche un soprannome con cui veniva chiamato. «Mo’ vech’io», che in dialetto napoletano sta ad intendere il modo di fare di una persona che si attribuisce la capacità di risolvere ogni problema.
Chiacchierone, ecco. Un altro termine con il quale Mariolino è stato descritto. Uomo dall’atteggiamento un po’ guascone, ma tutto sommato una persona buona e anche generosa. Frenetico, anche. Faceva il vigile urbano, ma gestiva anche attività ricreative di tipo sportivo e un aiuto - quando occorreva - lo prestava nella salumeria dal suocero. Faccio io, dico io: Manlio era l’uomo che rassicurava tutti.
Quando è stato affrontato da due sicari in motorino non si è perso d’animo e ha tentato anche una reazione al fuoco con la pistola di ordinanza. Evidentemente non ha avuto nè prontezza, nè velocità. Il guascone era purtroppo crollato sotto i colpi dei killer. Increduli la moglie e i figli che si sono precipitati in ospedale dove l’uomo era stato trasportato dall’ambulanza del 118. I medici di villa Betania hanno tentato una operazione in extremis per salvargli la vita. Ma è morto nel corso dell’intervento.