Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Bassolino, tentazione lista civica
«Non mi fermo, la mia è una battaglia per il rispetto della legalità e dei cittadini napoletani»
La commissione di garanzia del Pd ha respinto il ricorso presentato da Antonio Bassolino contro l’esito delle primarie. Il candidato pronto ad una nuova istanza. L’avvocato: possibile il ricorso al tribunale. Ma tra le ipotesi del suo impegno politico, spunta quella di una corsa a sindaco con una lista civica: «Non mi fermo».
NAPOLI «Irricevibile». Il ricorso di Antonio Bassolino viene rigettato prima ancora d’essere esaminato. E Valeria Valente tenta di mettere una pezza all’emorragia di polemiche esortando a guardare avanti: «E adesso pensiamo a Napoli e solo a Napoli. NapoliVALE». Per poi auspicare che «Antonio lavorerà insieme con noi, per costruire un partito più unito e forte, condizione fondamentale per riconquistare la guida della città di Napoli ». L’ inammissibilità del ricorso è stata approvata dal comitato organizzatore delle primarie del centrosinistra con 8 voti favorevoli e uno contrario. L’unico voto contrario è stato di Fabio Benincasa, rappresentante di Centro Democratico. Il primo tempo supplementare della contesa si chiude qui, ma non è detto che si fermi al golden goal. I rappresentanti bassoliniani componenti della commissione esaminatrice, infatti, hanno abbandonato anzitempo la riunione con il sospetto che il verdetto fosse già scritto. E per ora niente esclude che la controffensiva possa proseguire su altri livelli, compreso quello politico, dato che Bassolino e i suoi mostrano tutta l’intenzione di rilanciare la battaglia. La segretaria regionale del Pd, As- sunta Tartaglione, invita a voltare pagina: «Prendiamo atto che la Commissione di garanzia ha rigettato nella forma e nella sostanza il ricorso, non solo perché ritenuto tardivo, ma anche perché i verbali delle sezioni contestate sono stati sottoscritti dai rappresentanti di tutti i candidati — ha sottolineato —. La pronuncia della Commissione conferma che la regolarità del voto è fuori di dubbio». Per poi confermare «ancora una volta che i singoli casi ripresi nel video e che mostrano comportamenti eticamente riprovevoli e scorretti, saranno sanzionati fermamente». E lo stesso ha fatto Lorenzo Guerini, vicesegretario nazionale del Pd: «Alcuni episodi avvenuti a Napoli non vanno sottovalutati e hanno la nostra attenzione più alta ma non inficiano la validità delle primarie. Si è pronunciato il comitato dei garanti della coalizione e ha rigettato il ricorso confermando il risultato. Si parte da qui — ha proseguito — per una campagna elettorale dentro la città, parlando di idee e futuro. Aprire polemiche solo interne rischia di affievolire la forza del nostro impegno per vincere le elezioni».
Gianni Cuperlo, che guida Sinistra Dem, si è detto «profonda- mente amareggiato e indignato dal fatto che il nostro partito riempia le pagine giornale con vicende come quelle delle primarie a Napoli». E lo stesso Pierluigi Bersani ha sollevato nuovi sospetti: «È irrituale — ha sostenuto — che ci siano stati pronunciamenti di esponenti dell’esecutivo del partito prima della commissione di garanzia. A prescindere dagli esiti, non ci dovrebbero essere queste sgrammaticature e bisogna entrare nel merito perché c’è un problema politico gravissimo: il disagio dei nostri elettori».
Bersani Resta un problema gravissimo: il disagio dei nostri elettori