Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Laurentiis «blinda» Sarri Tre motivi per restare in azzurro
Contratto blindato, decide solo De Laurentiis. Incontro entro aprile
NAPOLI Esistono almeno tre fondamentali motivi per ritenere che Maurizio Sarri l’anno prossimo sarà ancora l’allenatore del Napoli. Primo su tutti il tipo di contratto che lo lega al club di Aurelio de Laurentiis. Documento depositato in Lega con una serie di clausole che di fatto blindano il patron azzurro. Opzione quinquennale
Quando a giugno scorso Sarri e De Laurentiis si strinsero la mano sulla base di un accordo verbale sancito durante una cena sulla terrazza dell’hotel Vesuvio a Napoli, ci fu intesa piena su quello che sarebbe stato il contratto che di lì a qualche giorno sarebbe stato stilato dai legali del Napoli e poi visionato da quelli dell’allenatore. Cinque anni la durata del contratto, così intesi: opzione annuale ed esclusiva per il club con scadenza ogni trenta di aprile. Non un diritto di priorità per il Napoli rispetto ad altri club eventualmente interessati all’allenatore. Ma opzione intesa come decisione univoca da parte del club di continuare o meno con l’allenatore, ridiscutendo naturalmente ingaggio e condizioni. Il primo anno sta per terminare, entro il 30 aprile società e allenatore si incontreranno. E verosimilmente continueranno insieme. Laddove Maurizio Sarri decidesse di interrompe- re l’esperienza napoletana, dimettendosi, dovrebbe cercare un accordo con De Laurentiis per i successivi quattro anni. In teoria il Napoli potrebbe bloccare il tecnico per l’intera durata delle opzioni contrattuali (in caso di dimissioni ) a meno di pagamento di penali o accordi da discutere. Un contratto, dunque, diverso da quelli che avevano legato gli allenatori precedenti al club azzurro. Nessuna opzione nei contratti con Mazzarri, opzione per un solo anno (quello successivo al primo ingaggio) nel contratto con Benitez. Scommessa vinta
Sia Aurelio De Laurentiis che Maurizio Sarri hanno vinto ciascuno la propria scommessa. Il primo puntando su un allenatore che aveva sicuramente fatto molto bene all’Empoli, era indicato dagli addetto ai lavori come un maestro di calcio ed aveva dimostrato sul campo quanto le sue teorie fossero la più bella espressione del calcio in Italia. Il passaggio dall’Empoli al Napoli poteva riservare qualche spiacevole sorpresa, così non è stato. Sarri dal canto suo, qualunque sia il risultato finale di questa stagione, in C ha mpi on sci andrà. Ha già vinto. Per gioco e quindi per prestazioni e per risultati. Ha avuto l’abilità di costruire un gruppo s f al dato dall e di s avventure calcistiche dello scorso anno. Ha avuto il merito di entrare nella testa di campioni del calibro di Higuain e Reina, di restituire loro l’orgoglio e l’attaccamento alla maglia. Ha stravinto, Sarri. Con il suo lavoro ha rivalutato e aumentato il valore della rosa a disposizione. E’ giusto e legittimo che ridiscuta il suo contratto. Che voglia capire in che modo l’esperienza di questa stagione potrà essere migliorata. Champions
A dieci giornate dalla fine del campionato, il Napoli, gioca il tutto per tutto per un sogno chiamato scudetto. E le chance, paradossalmente, sono maggiori oggi che la distanza in classifica dalla Juve è di tre punti rispetto a quando erano gli azzurri a comandare con due punti in più. Non ci sono altre competizioni oltre al campionato, il Napoli può e deve concentrarsi per il raggiungimento dell’obiettivo. Ma non solo per arrivare primi. Secondi significherebbe la partecipazione diretta in Champions league: soldi per il club, ma anche esperienza sensazionale per Sarri. Che il suo Napoli gli garantirebbe. Dalla B, alla A alla Champions: a tarda età ma con grande merito.
Il presidente Abbiamo l’opzione esclusiva con il nostro allenatore per altri anni L’allenatore In questo momento penso solo al campo e alla prossima partita Poi incontrerò il club