Corriere del Mezzogiorno (Campania)

PROIETTI A NAPOLI «SCOMMETTO SUI GIOVANI»

L’attore in città per tenere a battesimo «Non c’è due senza te» all’Augusteo, uno spettacolo da lui prodotto che vede fra i protagonis­ti la figlia Carlotta: «Sono contento che questi ragazzi vadano avanti sul terreno della commedia»

- Stefano de Stefano

«Con “Non c’è due senza te” ho scommesso su mia figlia Carlotta e sugli altri tre giovani attori della sua compagnia, tutti molto bravi: Claudia Campagnola, Matteo Vacca e Marco Morandi». Altro celebre figlio d’arte, finito alla corte di Gigi Proietti, demiurgo dello spettacolo al debutto stasera alle 21 al Teatro Augusteo.

«In questo caso, però, non sarò sul palco - racconta il mattatore romano - ma mi occuperò solo della produzione». Il mio coinvolgim­ento nello spettacolo è nato vedendo la prima versione, una commedia brillante scritta e diretta da Toni Fornari, che circolava da un paio di anni solo nei piccoli teatri. Allora mi son detto ma perché non ci aggiungiam­o un po’ di canzoni e la trasformia­mo in una commedia con musiche da proporre anche nei grandi teatri?».

L’idea è piaciuta ed ecco il varo del nuovo format proprio a Napoli. «Al centro della storia – spiegano Carlotta, Claudia, Matteo e Marco – c’è la scrittrice Mariateres­a, che vive una forma di bigamia fra un musicista (Danny) e un professore di matematica (Giorgio), mentre l’amica Sara aiuterà la protagonis­ta a uscire da una situazione molto imbarazzan­te come una gravidanza».

«Un intreccio – prosegue Proietti – che ci riporta un po’ alla trama di “Taxi a due piazze”, anche se a ruoli invertiti. Sono contento che questi ragazzi vadano avanti sul terreno della commedia, anche perché Impegni presenti e futuri Sto studiando Pulcinella, la sua figura mi ha sempre affascinat­o per i sentimenti umani che esprime. In passato l’ho interpreta­to. Ora mi interessa entrare di più nelle pieghe psicologic­he ed emotive del personaggi­o. Chissà, ne potrebbe venir fuori qualcosa di importante di un certo teatro alternativ­o proprio non c’è più bisogno. E poi sarebbe alternativ­o a chi e a che cosa?». Certo al Gigi nazionale non sfuggono le insidie di un debutto a Napoli. «È un bel banco di prova - spiega Proietti – perché qui la gente ha una cultura teatrale unica, forse a volte un po’ autorefere­nziale, ma vivaddio conscia della grandezza di una tradizione senza eguali che ho sempre ammirato e approfondi­to, imparandon­e anche la lingua».

La presenza di Proietti in città è l’occasione per svelare un altro piccolo grande segreto. «Sto studiando Pulcinella, la sua figura mi ha sempre affascinat­o per la totalità dei sentimenti umani che esprime, capace perfino di partorire come una donna. In passato l’ho interpreta­to ne “La serenata di Pulcinella” di Cimarosa, e fu un impegno durissimo anche dal punto di vista fisico. Ma ora mi interessa entrare di più nelle pieghe psicologic­he ed emotive del personaggi­o, che è davvero universale, se si pensa che esiste anche la versione inglese di Mister Punch. Chissà, ne potrebbe venir fuori qualcosa di importante». E una commedia di Eduardo? «Me l’hanno chiesto in molti, ma preferisco di no, ho troppo rispetto per il suo lavoro per provare a rifarlo. Per ora continuo a girare con i miei “Cavalli di battaglia”, magari riportando­li anche qui a Napoli».

 ??  ?? Nel foyer Da sinistra, Marco Morandi, Matteo Vacca, Claudia Campagnola e Carlotta Proietti. Con loro il maestro Gigi Proietti e Alba Caccavale del teatro Augusteo
Nel foyer Da sinistra, Marco Morandi, Matteo Vacca, Claudia Campagnola e Carlotta Proietti. Con loro il maestro Gigi Proietti e Alba Caccavale del teatro Augusteo

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