Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Travaglio show a «Città spettacolo» Il Pd: non con i fondi della Regione
La polemica: «Testimonial del No in un evento culturale». Mastella: pensate a cose più serie
NAPOLI Sul programma della tradizionale rassegna di eventi di fine estate Benevento Città Spettacolo cade un grappolo di polemiche a causa della partecipazione del giornalista e direttore del Fatto quotidiano Marco Travaglio ad una serata nel corso della quale sarà toccato, dal fronte del No, il tema del referendum di ottobre sulle riforme. In una interrogazione che il consigliere regionale del Pd sannita, Erasmo Mortaruolo, ha rivolto al presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca e alla presidente dell’assemblea, Rosetta D’Amelio, si denuncia che «la rappresentazione intitolata “Perché No” curata dal giornalista Marco Travaglio, inserita nella 37esima edizione della rassegna teatrale Città Spettacolo di Benevento, ha come tema centrale il referendum costituzionale e non può essere considerata un evento culturale o spettacolare. Quindi — continua il consigliere del Pd — va stralciata dal cartellone dell’evento che gode di un finanziamento pubblico». La rassegna — si legge nella nota del consigliere regionale sannita - è stata finanziata con 150 mila euro e la manifestazione «contestata» si terrà alle 21,30 di stasera, 31 agosto, in piazza Roma a Benevento.
Il sindaco del capoluogo sannita, Clemente Mastella, ha reagito con vigore all’iniziativa dell’esponente dei democrat: «Il consigliere Mortaruolo si interessi di cose più serie. Polemizza, infatti, inutilmente — ha dichiarato — con le manifestazioni da noi organizzate chiedendo che la Regione non finanzi lo spettacolo di Travaglio perché è espressione di un’idea referendaria contraria a larga parte del Pd, anche se non a tutta, e chiede al tempo stesso che sia l’amministrazione a pagare, quasi in danno, la serata in cui Travaglio presenterà il suo spettacolo e le sue ragioni. Se anziché gufare rispetto a Il Crudo e il Cotto e Benevento Città Spettacolo si soffermasse invece a vedere la sequenza dei libri e delle personalità politiche che interverranno dovrebbe ritirare ciò che ha affermato. Sabato pomeriggio, infatti, il senatore Vannino Chiti, esponente del Pd e del fronte referendario del SI nonché personalità nei confronti della quale nutro un’infinita stima umana e politica, sarà presente in piazza Federico Torre per esporre le sue ragioni e presentare il suo libro “Vicini e lontani”. Gli assertori del SI avranno anche un vantaggio: per ascoltare Chiti non si paga alcun biglietto d’ingresso, a differenza dell’esibizione di Travaglio che ha esaurito tutti i cinquecento posti disponibili al prezzo di 5 euro al biglietto. Per questo chiedo al consigliere Mortaruolo: paga lui le spese di Chiti e io quelle di Travaglio? Altri ospiti come il regista Ugo Gregoretti, lontano dalla mia identità culturale, ha presentato il suo libro “La storia sono io”, e per l’esordio ufficiale della manifestazione c’è anche l’attore Massimo Ghini, che per lunghi anni è stato consigliere comunale di sinistra a Roma ed è, tra l’altro, nipote di Celso Ghini, che nel Pci fu il maggiore esperto di sondaggi e di previsione dei flussi elettorali».
Nei giorni scorsi anche l’associazione Altrabenevento ha chiesto a Travaglio, con una lettera, di astenersi dal partecipare a Città Spettacolo: «Abbiamo sempre condiviso la linea editoriale del Fatto Quotidiano (con il quale abbiamo anche più volte collaborato) e siamo convinti difensori della Costituzione — hanno scritto — ma ti chiediamo di non rappresentare il tuo “Perché No” durante la prossima rassegna Benevento Città Spettacolo.È uno dei più noti festival italiani di teatro ed eventi culturali, organizzato dal Comune di Benevento e finanziato interamente dalla Regione Campania per la promozione turistica della città e per questo riteniamo che non possa ospitare il tuo spettacolo che, seppure molto bello, è di fatto una manifestazione elettorale per il prossimo referendum costituzionale». Ma il giornalista ha replicato: «Vi ringrazio per la segnalazione e capisco le vostre ragioni. Ma come ho polemizzato con il Pd e il governo perché non ci mandano nessuno a discutere alla Festa del Fatto Quotidiano, non posso poi sottrarmi agli inviti che mi vengono da amministrazioni locali. Andrò all’estate culturale di Napoli promossa da de Magistris e lo stesso farò a Benevento e ovunque mi inviteranno. I comuni non sono proprietà dei sindaci, ma dei cittadini».