Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Scampia, ambientali­sti e architetti: tempi brevi per abbattere le Vele

- Paolo Cuozzo

NAPOLI Comune di Napoli e Città metropolit­ana insieme per cambiare il volto di Scampia. Questo, in sostanza, il senso della delibera approvata dalla giunta de Magistris che si affianca al progetto dell’ente metropolit­ano. «Il progetto — ha spiegato l’assessore alle Politiche urbane del Comune Carmine Piscopo — prevede l’abbattimen­to delle Vele A,C e D e il temporaneo utilizzo della Vela B per ospitare i nuclei familiari per poi successiva­mente destinarla ad accogliere funzioni pubbliche». A Scampia, infatti, secondo i progetti, dovrebbe essere realizzata la sede della Città metropolit­ana di Napoli che oggi è sistemata nei locali della ex Provincia di Napoli. Il progetto, inoltre, prevede anche «interventi di riqualific­azione delle aree esterne, interventi sulle aree di accesso e sulla viabilità del quartiere a nord di Napoli». In particolar­e, i lavori interesser­anno l’asse dei paesi vesuviani, l’asse mediano e la connession­e tra lo svincolo di Scampia e viale della Resistenza. Un’opera di rigenerazi­one e riqualific­azione urbana da realizzare attraverso la richiesta di finanziame­nto al Governo di 18 milioni cui si aggiungono altri 9 milioni a valere sui Fondi Pon-Metro e che, ha concluso Piscopo «rientra in un progetto più ampio che stiamo portando avanti in un tavolo a Roma con il Demanio e Cassa Depositi e Prestitit». Convinto della bontà del progetto l’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia che condivide la scelta del Comune di Napoli di candidare il territorio di Scampia e le zone limitrofe a ricevere i finanziame­nti previsti dal bando varato dal Governo «Programma straordina­rio per la riqualific­azione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città Metropolit­ane e dei comuni capoluogo di Provincia» che mette sul piatto 500 milioni di fondi da destinare a centri urbani e città metropolit­ane. «Se, come ci auguriamo, il Comune di Napoli riuscirà ad ottenere i finanziame­nti», ha detto il presidente degli Architetti di Napoli e Provincia Pio Crispino, «si potrà non solo migliorare la qualità della vita di una zona molto degradata, ma anche contribuir­e al rilancio del settore edile che ancora risente degli effetti della crisi». Per i Verdi, che al Comune sono in maggioranz­a col sindaco napoletano, abbattere altre tre vele a Scampia ha oltretutto «un valore simbolico». Al tempo stesso, il consiglier­e regionale, Francesco Borrelli, e quelli comunali Buono e Gaudini «visti i precedenti», chiedono «che tutto sia fatto in tempi brevi» e che, contempora­neamente, «si proceda con i progetti di recupero dell’area per evitare che, dagli abbattimen­ti, venga fuori altro degrado». «Nel corso degli anni — hanno ricordato — ci sono stati tanti annunci di recupero per Scampia, molti rimasti sulla carta, e il quartiere continua a essere etichettat­o come un ghetto e conosciuto in Italia e nel Mondo grazie a fiction Gomorra come un rione maledetto, da evitare, senza speranza».

Crispino «Oltre a riqualific­are l’area, il progetto contribuir­à al rilancio del settore edile che ancora risente degli effetti della crisi»

 ??  ?? Degrado Gli edifici in questione, sono balzati agli onori delle cronache come luoghi di spaccio di droga e centri di malaffare
Degrado Gli edifici in questione, sono balzati agli onori delle cronache come luoghi di spaccio di droga e centri di malaffare

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