Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Scampia, ambientalisti e architetti: tempi brevi per abbattere le Vele
NAPOLI Comune di Napoli e Città metropolitana insieme per cambiare il volto di Scampia. Questo, in sostanza, il senso della delibera approvata dalla giunta de Magistris che si affianca al progetto dell’ente metropolitano. «Il progetto — ha spiegato l’assessore alle Politiche urbane del Comune Carmine Piscopo — prevede l’abbattimento delle Vele A,C e D e il temporaneo utilizzo della Vela B per ospitare i nuclei familiari per poi successivamente destinarla ad accogliere funzioni pubbliche». A Scampia, infatti, secondo i progetti, dovrebbe essere realizzata la sede della Città metropolitana di Napoli che oggi è sistemata nei locali della ex Provincia di Napoli. Il progetto, inoltre, prevede anche «interventi di riqualificazione delle aree esterne, interventi sulle aree di accesso e sulla viabilità del quartiere a nord di Napoli». In particolare, i lavori interesseranno l’asse dei paesi vesuviani, l’asse mediano e la connessione tra lo svincolo di Scampia e viale della Resistenza. Un’opera di rigenerazione e riqualificazione urbana da realizzare attraverso la richiesta di finanziamento al Governo di 18 milioni cui si aggiungono altri 9 milioni a valere sui Fondi Pon-Metro e che, ha concluso Piscopo «rientra in un progetto più ampio che stiamo portando avanti in un tavolo a Roma con il Demanio e Cassa Depositi e Prestitit». Convinto della bontà del progetto l’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia che condivide la scelta del Comune di Napoli di candidare il territorio di Scampia e le zone limitrofe a ricevere i finanziamenti previsti dal bando varato dal Governo «Programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città Metropolitane e dei comuni capoluogo di Provincia» che mette sul piatto 500 milioni di fondi da destinare a centri urbani e città metropolitane. «Se, come ci auguriamo, il Comune di Napoli riuscirà ad ottenere i finanziamenti», ha detto il presidente degli Architetti di Napoli e Provincia Pio Crispino, «si potrà non solo migliorare la qualità della vita di una zona molto degradata, ma anche contribuire al rilancio del settore edile che ancora risente degli effetti della crisi». Per i Verdi, che al Comune sono in maggioranza col sindaco napoletano, abbattere altre tre vele a Scampia ha oltretutto «un valore simbolico». Al tempo stesso, il consigliere regionale, Francesco Borrelli, e quelli comunali Buono e Gaudini «visti i precedenti», chiedono «che tutto sia fatto in tempi brevi» e che, contemporaneamente, «si proceda con i progetti di recupero dell’area per evitare che, dagli abbattimenti, venga fuori altro degrado». «Nel corso degli anni — hanno ricordato — ci sono stati tanti annunci di recupero per Scampia, molti rimasti sulla carta, e il quartiere continua a essere etichettato come un ghetto e conosciuto in Italia e nel Mondo grazie a fiction Gomorra come un rione maledetto, da evitare, senza speranza».
Crispino «Oltre a riqualificare l’area, il progetto contribuirà al rilancio del settore edile che ancora risente degli effetti della crisi»