Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Riesplode la guerra tra i clan Ucciso con 4 colpi alla testa
Agguato a Ponticelli: la vittima, Flavio Salzano, era sfuggito a un blitz dei carabinieri
NAPOLI Era latitante dal giugno scorso, Flavio Salzano, di 29 anni, trovato morto lunedì notte a Ponticelli. Era a bordo di un’auto rubata, con quattro colpi di pistola alla testa. Un indizio inequivocabile che la sua morte sia stata conseguenza di un raid di morte. Un agguato, dunque, che segna la ripresa, cruenta della mattanza di camorra nell’area orientale. I cui assetti malavitosi, sono stati sconquassati dalle guerre tra i vari clan prima e dagli arresti e dai blitz delle forze dell’ordine poi. Ed è proprio ad uno questi blitz che Flavio Salzano era sfuggito lo scorso mese di giugno. Il cadavere dell’uomo, ritenuto dagli investigatori della polizia affiliato al clan Di Micco, è stato trovato in una Ford C-Max in via San Michele.
Come detto l’auto è risultata rubata lo scorso giugno. L’uomo è stato raggiunto da quattro colpi di pistola (calibro 9x21) alle testa, e la polizia scientifica nei pressi dell’auto ha ritrovato cinque bossoli dello stesso calibro. Un bel rebus l’uccisione di Salzano. Gli uomini della squadra Omicidi della Mobile napoletana (coordinati dal dirigente Marco Basile) stanno scavando nella vita crimi- nale e non della vittima che, come detto, era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita lo scorso 26 giugno contro il clan D’Amico. Da quanto emerge dalle carte d’indagine, infatti, Salzano gestiva proprio per conto dei D’Amico una piazza di spaccio. E il fatto che ora fosse ritenuto vicino ai Di Micco, storici avversari dei D’Amico, potrebbe portare ad avvalorare la tesi di un regolamento di conti per il tradimento. Ma siamo ancora alle mere congetture e tutte le ipotesi restano valide fino all’individuazione di elementi validi da parte della polizia. Come detto, l'omicidio rientra nel riassetto criminale del territorio dopo il blitz del 20 giugno scorso che portò in carcere oltre 90 persone, e tra destinatari c’era anche Salzano. Associazione per delin- quere di tipo mafioso, omicidio, estorsione, narcotraffico, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco. Questi alcune delle accuse con le quali furono arrestati vertici e gregari del clan D’Amico, detto dei «Fraulella» (le fragoline), che controlla, tutte le attività illecite del Rione Conocal di Ponticelli.