Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Un’ora di faccia a faccia (il primo) tra De Luca e Dragone
Un’ora di faccia a faccia a porte chiuse. Il primo tra il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il direttore del Napoli Teatro Festival Italia Franco Dragone. Un salernitano e un irpino a Napoli per un incontro chiesto ad inizio agosto dal fondatore del Cirque du soleil e ottenuto prima della ripesa. Le premesse dell’appuntamento non erano tra le migliori, dalla primigenia spaccatura consumata intorno al nome di Al Pacino (scelto da Dragone, tagliato da De Luca) fino alle critiche sui dati finali delle presenze «dopate» dai troppi biglietti omaggio. Il presidente e il direttore, due personalità forti che si sono «annusate» per la prima volta da vicino per disegnare il percorso futuro della kermesse.
Le note dolenti riguardano il budget. De Luca ha chiesto all’artista un forte rispetto delle griglie di spesa e un controllo rigoroso del bilancio.
Altro tema al centro della discussione quello della natura del festival che dovrà essere sempre più regionale e delocalizzato, non solo municipale e napolicentrico. Entrambi hanno poi concordato sull’orizzonte d’attesa: gli spettacoli devono essere pensati per un pubblico ampio e vario: quantità, dunque, affianco alla qualità e alle proposte di «nicchia».
Linee generali, prospettive e indicazioni di lavoro anche se, il governatore avrebbe ribadito la sua volontà di rimanere fuori dalle scelte propriamente artistiche, lasciando libertà di scelta al direttore irpo-belga. La Regione, in quanto dan- te causa, rivendica però il suo ruolo di imporre massima cautela nel bilancio.
Sebastiano Maffettone, consulente culturale del governatore, ha incontrato Dragone alla fine del faccia a faccia: «Mi è parso contento per il tono cordiale e competente usato dal governatore. Mi ha detto che è già al lavoro per il nuovo programma che dovrà essere chiuso in tempi brevi. Io auspico entro novembre così da poterlo presentare al World Travel Market di Londra, la più grande vetrina turistica d’Europa. L’anno scorso siamo partiti tardissimo, ora dobbiamo recuperare».
Le linee guida Rispetto rigoroso delle griglie di spesa e manifestazione sempre più regionale