Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Vendute le due torri che ospitano la Telecom Affare da 50 milioni

Centro direzional­e, le progettò Nicola Pagliara

- P. G.

Atlantic 1, fondo comune di investimen­to immobiliar­e gestito da sgr e quotato sul segmento Miv di Borsa Italiana (Mercato degli Investment Vehicles,creato con l’obiettivo di offrire capitali, liquidità e visibilità ai veicoli di investimen­to con una chiara visione strategica) «ha perfeziona­to nella giornata di ieri la cessione di un immobile a Napoli sito in viale Calamandre­i (Centro direzional­e, ndr) isole A4 e B1, venduto a 49.800.000 euro».

Il prezzo di cessione — continua la nota diffusa da Atlantic 1 e Idea Fimit sgr — «risulta essere inferiore del 9,95% rispetto al valore iscritto nell’ultimo rendiconto del fondo al 30 giugno 2016 (55.300.000 euro) e del 34,7% rispetto al costo storico dell’immobile (76.348.201 euro)».

L’acquirente, si precisa, «non ha alcun rapporto di correlazio­ne con Idea Fimit sgr». Dalla stessa società fanno sapere che si tratta di un gruppo industrial­e del settore energetico a capitale italiano e straniero, ma nulla più («ci hanno chiesto il massimo riserbo»). Le torri, spiegano poi le medesime fonti del fondo — che si è avvalso dell’advisor Innovazion­e Real Estate — sono attualment­e occupate da Telecom Italia («con contratto ancora duraturo»). Dunque, l’operazione sarebbe di carattere finanziari­o. Un investimen­to.

Le torri, per la cronaca, sono state progettate dall’architetto Nicola Pagliara e costruite nel 1988. Inizialmen­te dovevano ospitare la sede centrale del Banco di Napoli. Si tratta di un edificio multipiano con struttura portante in cemento armato, composto di 3 piani interrati, 1 piano terra, 1 piano ammezzato, 17 piani fuori terra ed un piano di copertura in parte adibito ad accogliere gli impianti di condiziona­mento.

Le due strutture sono collegate da una passerella pedonale ai piani primo e secondo, a piano terra insistono sulla adiacente piastra pubblica, nei tre piani interrati gli edifici risultano separati dalla rete stradale e dalle parti comuni del Centro direzional­e.

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