Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Agropoli imita la metropoli: due palasport come Napoli
NAPOLI Una cittadina di 21 mila abitanti ha tanti palasport adeguati e di livello come quelli di un capoluogo di regione come Napoli che conta un bacino d’utenza di un milione di persone. Agropoli, con tutta l’area circostante, dopo l’omologazione del PalaCilento di Torchiara, (1800 posti struttura inaugurata nel 2008), da parte della Commissione Federbasket, vanta questo primato.
Non è la storia di un piccolo, grande successo perché questo è sì un successo ma è anche piuttosto importante e non solo perché conquistato in una regione come la Campania che non si fregia certo per la solerzia nella costruzione degli impianti sportivi ma perché una struttura del genere darà la possibilità ad enti e associazioni di far giocare i propri giovani e di istruirli alla disciplina sportiva.
Il Basket Agropoli, che milita in A2, ha quindi una nuova casa - che dista 8 chilometri da Agropoli - dopo il PalaDiConcilio. Napoli conta solo il PalaBarbuto a Fuorigrotta e il PalArgine a Ponticelli come strutture di livello decoroso visto lo sfascio e la figuraccia per il PalArgento distrutto da 18 anni e mai più rimesso in piedi così come per l’impianto vomerese del Collana crollato da oltre 10 anni per le infiltrazioni d’acqua piovana.
«Abbiamo vissuto giorni frenetici - afferma il presidente del Basket Agropoli Antonello Scuderi - per rendere il palazzetto dello sport di Torchiara idoneo alle norme imposte dalla Fip. Si tratta di una splendida struttura che diventa il nuovo fortino del nostro team e dove ci auguriamo di poter costruire, con i nostri straordinari tifosi, nuovi successi».
Domani l’esordio dei delfini di Alessandro Finelli è fissato alle 18 proprio al PalaCilento contro la Viola Reggio Calabria. La squadra calabrese che vanta anche trascorsi prestigiosi in A1 negli anni 90 quando nel roster figurava l’argentino Manu Ginobili che sbarcò appena 21enne in Italia. Sarà una partita speciale tra Agropoli e Reggio Calabria per gli ex di turno: il capoallenatore Antonio Paternoster che fino alla primavera scorsa ha guidato con buoni risultati proprio Agropoli e Roberto Marulli, il play che ha orientato il salto dalla B all’A2.
Gli agropolesi puntano forte sulla stella Donell Taylor e sul giovane Turel. È la seconda stagione in A2 per i cilentani dopo l’ottimo campionato dello scorso anno che li ha visti raggiungere i playoff e poi uscire negli ottavi per opera della Fortitudo Bologna.