Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Entro Natale» McDonald’s inaugura in Galleria
Chiesti soltanto «colori meno accesi e linee più sobrie». L’inaugurazione è prevista entro Natale Scettici i residenti, favorevoli i commercianti: può aiutare a garantire sicurezza nel monumento
Il Fai Campania candida come luogo del cuore la galleria Umberto I di Napoli. Entro novembre dovranno essere raccolte almeno 10mila firme per sostenere il monumento sul quale ha messo gli occhi anche McDonald’s. Un fast food della catena aprirà entro Natale sul versante di piazzetta Matilde Serao.
NAPOLI Inaugurerà entro Natale e avrà porte aperte su via Toledo e in piazzetta Matilde Serao. È un nuovo ristorante della catena McDonald’s, che ha trovato posto nella galleria Umberto. Fra il degrado, il buio e le impalcature la multinazionale della ristorazione veloce e a basso costo arriva con un locale su due piani. L’area riservata al pubblico è al piano terra, al piano sottoposto i locali tecnici e per il personale: in tutto quattrocentocinquanta metri quadrati per una iniziativa destinata a rivoluzionare
Progetto Il ristopub avrà due porte aperte anche su piazzetta Matilde Serao e chiuderà tardi di sera
l’assetto della galleria. Un progetto che ha il placet della Soprintendenza e che, per avere un impatto minimo rispetto al monumento, ruota intorno a linee leggere, molto vetro e un uso minimo dei colori che caratterizzano gli altri McDonald’s in tutto il mondo.
Un ristorante che divide residenti, commercianti e associazioni. I commercianti sono sostanzialmente d’accordo. Il ristorante resterebbe aperto fino a tardi di sera e garantirebbe «vita» al monumento e anche un minimo di sicurezza. Al momento la galleria è al centro di una serie di vandalizzazioni da parte di baby gang che hanno spostato ulteriormente l’asticella. Un tempo si «limitavano» a giocare a pallone, oggi entrano con i motorini e scorazzano sui bei marmi della pavimentazione, o organizzano risse e regolamenti di conti nei bracci scuri. Da tempo, infatti, la galleria non è mai del tutto illuminata. Lo mostrano bene i video realizzati da Giancarlo Ascione, che fa parte del comitato «Galleria Umberto Primo» e che sul fronte San Carlo ha una attività e il museo del coralli.
Del comitato fa parte anche Fabio Mangone, docente di storia dell’architettura alla Federico II. «Gli odori di un ristorante come McDonald’s in un luogo chiuso come la galleria finirebbero per ristagnare — spiega —, senza considerare che si tratta di un tipo di locale non in linea con il profilo del monumento che attirerebbe una clientela non qualificata».
Il dubbio è insomma che arriverebbe nel monumento un numero ancora maggiore di giovanissimi teppisti.
Sul progetto ha delle riserve anche Maria Rosaria de Divitiis, presidente del Fai Campania: «La tentazione di salutare con favore qualunque attività porti luci e sicurezza è forte, ma non si può negare che McDonald’s — osserva — strida con il monumento. Oggi pare, però, che mangiare sia il massimo: il negozio Buonanno, vincolato dalla sovrintendenza, è diventato locale per la pizza fritta. Forse il mondo va così e non possiamo fermarlo»
Il dibattito resta insomma aperto mentre tutta la città è invasa da nuovi ristoranti — che generalmente offrono proposte street food — che inaugurano in locali fino a pochi mesi fa occupati da negozi storici. Pizzetterie, friggitorie e pub che intercettano i favori di turisti e napoletani.
E, oltre il dibattito sull’opportunità di accogliere McDonald’s nella galleria, resta la certezza relativa ad una diffusa incapacità di gestire i rifiuti in tutto il centro della città. In via Toledo i cestini sono pochi e strapieni di carte unte, il prelievo dei rifiuti non sempre è puntuale e — anche fuori dai supermercati — le cataste di sacchetti ammucchiati superano i due metri. In pieno centro, fra shopping, monumenti qualche giro di movida si potrebbe avere qualcosa di meglio.
De Divitiis «Una attività che stride molto con le linee architettoniche Ora il mondo va così»