Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Delrio promette «Presto il nome per il Porto»
NAPOLI Puntualissimo, anzi in largo anticipo, Graziano Delrio arriva al circolo Ilva di Bagnoli per la festa di Sudd. Con lui sul palco il sottosegretario Umberto Del Basso de Caro. Si guarda intorno e, parlando di Bagnoli, del rilancio di Napoli e del Sud, non ha che da fare un augurio: «C’è bisogno di collaborazione istituzionale». Ma Delrio è anche il ministro che deve nominare il presidente del Porto di Napoli dopo tre anni di commissariamento. Nomina che a maggio aveva annunciato che sarebbe avvenuta in estate. Siamo in autunno. «Tre anni con un commissario, è vero — dice il ministro — . Ma Basile ha fatto un ottimo lavoro: finalmente è stata sbloccata la gara per il dragaggio del porto, quando quell’opera sarà completata, ridarà competitività allo scalo». Ma ora bisogna tornare alla governance ordinaria, Delrio dice: «Avevo detto che entro settembre sarebbe stato nominato, ma sono stato in Giappone, in Vietnam una decina giorni, è colpa dell’Oriente. Entro pochi giorni sicuramente faremo il nome del nuovo presidente». Colpa dell’Oriente o di qualche attrito con Palazzo Santa Lucia? Delrio ribadisce, se ce ne fosse bisogno: «Ho parlato con De Luca che condivide l’impostazione del ministero che ha l’onere della scelta. Io sono autonomista. Vogliamo persone di alto livello, tecnici, cda a tre, snelli. Farò del mio meglio per dare coerenza alla riforma, comprese le proroghe, che saranno pochissime». Una di queste è relativa allo slittamento della fusione tra le Autorità portuali di Napoli e Salerno, altra battaglia deluchiana. Il ministro precisa: «Stiamo valutando le carte, ma in questa fase di startup ci può essere un periodo temporaneo di autonomia per Salerno». Il tema è ovviamente lo sviluppo, il comparto della logistica, lo dice De Caro, «vale non meno di 2 punti di Pil, ovvero 50 miliardi di euro». Ancora Delrio: «Puntare su aree come quelle di Napoli, Bari, Palermo e Catania è una delle chiavi dello sviluppo del Paese». Il governo punta molto, ha detto ancora Delrio, «sulla ripresa del Sud che lo scorso anno ha fatto la crescita più importante del Paese». Verso la fine dell’incontro arriva anche il segretario provinciale del Pd, Venanzio Carpentieri. Finora il partito si era tenuto alla larga dalla festa bassoliniana: serviva un ministro.