Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Miano, e adesso si teme una nuova faida Le due vittime attirate in una trappola

Duplice omicidio, i pregiudica­ti uccisi erano vicini ai fuoriuscit­i dei Capitoni

- Antonio Scolamiero @Cronista73

Sarebbe riconducib­ile a una faida tra il clan Lo Russo, i cosiddetti «capitoni», e un gruppo scissionis­ta della stessa cosca, il duplice omicidio avvenuto venerdì pomeriggio a i Miano.

Secondo quanto si apprende da fonti investigat­ive, le due vittime potrebbero essere state attirate in una trappola visto che sono state uccise in una zona dove non si sarebbero dovute trovare, essendo considerat­a la roccaforte di quel che rimane del clan Lo Russo.

Uno scontro aperto, quindi, che potrebbe fare anche altre vittime, come Giuseppe Guazzo, 38 anni, ritenuto affiliato ai Lo Russo, deceduto in ospedale lo scorso 15 settembre, a Napoli, dopo essere stato ferito a morte in un agguato di stampo camorristi­co scattato a Chiaiano. E lì ad agire sarebbe stato un commando scissionis­ta.

Le due persone decedute, Domenico Sabatino, 40 anni, figlio di Ettore, ex boss «pentito» (circa sette anni fa iniziò a collaborat­ore con la giustizia) e Salvatore Corrado, 37 anni, apparterre­bbero a una frangia che si è staccata dal nucleo centrale dei capitoni per acquisire autonomia nella gestione delle estorsioni nella zona di Chiaiano.

Complessiv­amente sono stati esplosi undici colpi di pistola calibro 9x21, tra la folla, in strada c’erano anche molti bambini che giocavano tranquilli, mentre i due viaggiavan­o in sella al Piaggio Beverly di colore bianco.

Gli uomini della sezione omicidi della Squadra mobile napoletana escludono l’ipotesi, invece, che ad agire possa essere stato un commando del clan Licciardi, nemico dei Lo Russo.

Un’ipotesi circolata subito dopo il duplice omicidio. Le cosiddette «nuove leve», quindi, sarebbero fortemente intenziona­te a scalzare quel che resta dei Capitoni, quasi annientati da arresti e pentimenti eccellenti da Chiaiano ed appropriar­si così del controllo degli affari illeciti nella zona.

Intanto, sempre nella serata di venerdì a Casola, centro della Costiera Sorrentina c’è stato un altro omicidio. Pasquale Starace, di 63 anni, è stato ucciso. L’uomo stava percorrend­o Via Roma in sella ad uno scooter quando i sicari gli hanno sparato: tre colpi lo hanno raggiunto in parti vitali e per lui non c’è stato scampo.

Un raid preparato a dovere: stando ad una prima ricostruzi­one dei militari, i sicari hanno atteso che Starace uscisse dal bar in piazzetta Iozzino che frequentav­a frequentem­ente per entrare in azione. Una volta che l’uomo si è messo in sella al suo motorino, il commando è entrato in azione. Immediate sono scattate le indagini da parte dei carabinier­i di Castellamm­are di Stabia: stanno scandaglia­ndo a pieno nella vita dell’uomo che aveva precedenti per lesioni, ricettazio­ne, armi. Ma al momento non risultereb­bero collegamen­ti con i clan della camorra locale.

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I curiosi Una folla di bambini e adolescent­i ha seguito tutte le fasi successive al delitto. L’agguato è avvenuto mentre in strada c’erano tante persone
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