Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Spazio di vita e cultura in soli 100 posti Quando «a Napoli il teatro si fa oNest»

La sala nel cuore di San Giovanni a Teduccio non perde mai di vista il legame con il quartiere Giovani gruppi di prosa si alternano a grandi nomi come Servillo, Martone e Emma Dante

- Anna Marchitell­i

Il fondatore Pantaleo: «Abbiamo trasformat­o la criticità del territorio in qualcosa di positivo, a cominciare dalla nostra campagna pubblicita­ria» Nuovi spazi Al piano superiore iniziati i lavori per creare uffici, sala musicale e foresteria

Non solo un teatro, ma uno spazio di vita. Uno spazio dove esistere e crescere nel segno del teatro e della cultura, del confronto e della solidariet­à. È questa l’anima del Nest - Napoli est teatro che sorge nel cuore di San Giovanni a Teduccio grazie all’intuizione di Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo e Carmine Guarino che videro in quella vecchia palestra di una scuola dismessa la possibilit­à di far nascere un teatro. Videro giusto, e con loro gli altri membri, Giuseppe Miale di Mauro, Giuseppe Gaudino, Andrea Vellotti, di quello che ama chiamarsi collettivo Nest e che insieme formano una produttiva compagnia teatrale.

Proprio nella periferia est di Napoli, sul palco di quello che sarebbe diventato l’ennesimo edificio abbandonat­o, quest’anno saliranno Emma Dante con “Acquasanta – Trilogia degli occhiali” di cui firma testo e regia, Toni Servillo che devolverà l’incasso della serata del 21 dicembre in beneficenz­a alla ludoteca di San Giovanni, Mario Martone che firma la regia de “Il sindaco del Rione Sanità” e mette in scena proprio gli attori del Nest con Di Leva nei panni di Antonio Barracano, trasportan­do il testo eduardiano in un orizzonte contempora­neo.

Accanto ai grandi nomi che scelgono di prendere parte a una vera e propria militanza culturale (il teatro ha 100 posti e non riceve finanziame­nti), si esibiranno anche giovani compagnie vincitori di premi e meritevoli di attenzione: tra questi “Homicide house” di Emanuele Aldrovandi con la regia di Marco Maccieri, testo vincitore del premio Riccione, e “Milite Ignoto – Quindicidi­ciotto” di Mario Perrotta, finalista premio Ubu 2015 come migliore novità italiana. In cartellone anche “I Virtuosi di San Martino” con “Rumors”, “Biglietti da camere separate” di Andrea Adriatico, “Il Dono” con la regia di Luca Bargagna, “Il sentiero dei passi pericoli” diretto da Simone Schinocca, “Cinema Paradiso” con la regia di Michelange­lo Campanale, “Capatosta” con la regia di Enrico Messina, “Giorni felici” della compagnia “Bus Theater” e un progetto di danza diretto da Rosario Liguoro.

L’intera politica del Nest non perde mai di vista il legame con il quartiere. «Continuiam­o in maniera decisa – dice Pantaleo, attore e fondatore del Nest – a fare i conti con il territorio in cui abbiamo scelto di aprire questo teatro. La stessa campagna pubblicita­ria prende linfa dal quartiere. Abbiamo iniziato con lo slogan “A Napoli ‘o teatro si fa ‘oNest”, abbiamo continuato con “L’unica arma è la cultura” con tanto di abbonament­o a forma di pistola, quest’anno invece siamo diventati spacciator­i di cultura e l’abbonament­o è un sacchettin­o che contiene gli spettacoli a forma di trip, come francoboll­i allucinoge­ni, un modo di trasformar­e le criticità del territorio in qualcosa di positivo». E infatti il Nest condivide lo spazio con una storica associazio­ne, attiva nel sociale, di San Giovanni a Teduccio, “Gioco, Immagine e parole”, con cui porta avanti progetti comuni: quest’anno hanno tenuto un corso di maestranze teatrali, finanziato dal Ministero attraverso un bando di cui sono stati vincitori, e alcuni ragazzi dell’ “Associazio­ne italiana persone down” verranno inseriti nello staff organizzat­ivo del teatro. Ma il Nest non si ferma e si allarga. E al piano superiore sono iniziati i lavori per creare uffici, una sala musicale e una foresteria che accoglierà una ventina di artisti. Tutto questo a dimostrazi­one che qualsiasi luogo può tornare a vivere e diventare bello, basta solo amore.

Il Teatro deve mostrarsi un acido, lente di ingrandime­nto, riflettore (Peter Brook)

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Cartellone Nest, la campagna

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