Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’alberghiero si ritrova senza 30 docenti
Il caso del «Telese» di Ischia. Tra caos concorsi e assegnazioni alla fine le cattedre restano scoperte
NAPOLI L’anno scolastico è cominciato a metà settembre, ma ad inizio ottobre gli studenti dell’alberghiero Telese di Ischia sono ancora senza circa una trentina di docenti. «Mancano – quantifica il professore Mario Sironi, dirigente scolastico – 24 professori su 30 per il sostegno. Sono scoperti in parte anche diritto, educazione fisica, italiano e qualche altra materia». Spiega il docente: «Questa situazione complicata è il frutto principale di due fattori. Il primo: non tutti i posti sono stati coperti dal famoso concorso. Il secondo: alcuni professori che sono venuti come titolari in virtù del famoso algoritmo ministeriale adoperato per assegnare le cattedre ai vincitori del concorso, sono andati via pochi giorni più tardi, perché hanno avuto l’assegnazione provvisoria. Hanno preferito tornare nelle regioni di origine: Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia. Quel che è peggio è che, poiché la graduatoria in base alla quale sono diventati titolari all’alberghiero Telese vale tre anni, il problema si ripresenterà identico il prossimo autunno. I docenti verranno a scuola qui ad Ischia il I settembre, ci saluteremo, ma so che saranno già intenzionati ad andare via appena possibile e che io mi ritroverò di nuovo con un bel po’ di cattedre scoperte». Per fronteggiare l’emergenza, il dirigente scolastico dell’alberghiero sta procedendo con la nomina dei supplenti in base alla graduatoria d’istituto. Non è semplice, però, ed in ogni caso trascorreranno ancora un bel po’ di giorni prima che i 780 allievi abbiano a disposizione, come è loro diritto, un organico completo di docenti. Il commento del professore Sironi è, dunque, all’insegna dell’amarezza: «Sinceramente le premesse erano altre e le promesse che erano state avanzate all’epoca dell’approvazione della Buona Scuola lasciavano sperare che l’inizio dell’anno sarebbe stato immune da questi problemi. Mi ritrovo, invece, a fare i conti con le difficoltà di sempre. Anzi, con qualcuna in più rispetto al passato». Fa discutere i dirigenti scolastici napoletani, intanto, una recente circolare emanata dalla responsabile dell’ufficio scolastico provinciale, Maria Teresa De Lisa, e relativa alle procedure attraverso i quali gli ex presidi possono procedere con le nomine dei supplenti. In particolare,secondo quanto denuncia la Cgil scuola, non sarebbe ben chiaro se le nomine vadano fatte per coprire l’intero anno scolastico oppure no. Il 7 ottobre, intanto, studenti in piazza. Manifestano a Napoli i collettivi. Obiettivo ambizioso: «Vogliamo bloccare punti nevralgici della città per inaugurare l’autunno caldo napoletano». Nel mirino degli studenti dei collettivi c’è sempre la Buona Scuola, il provvedimento varato dal governo Renzi alcuni mesi fa.. «Questa legge – accusano i promotori della manifestazione del 7 ottobre - si sta mostrando con il suo vero volto. L’alternanza scuola-lavoro ci costringe a trascorrere ore extrascolastiche che di formativo non hanno proprio niente presso aziende private. Sono ore che, soprattutto negli istituti tecnici, si traducono in manodopera gratuita a beneficio delle aziende».