Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Restituite­ci il parcheggio», insorge Ponticelli

L’area requisita dal Comune per farne un deposito giudiziari­o. I residenti scrivono al prefetto

- Anna Paola Merone @annapaolam­erone

NAPOLI Ponticelli insorge. Il Comune di Napoli ha requisito il parcheggio dell’Anm per utilizzarl­o come depositeri­a per gli scooter sequestrat­i nel corso delle operazioni contro le baby gang, ma i residenti della zona non ci stanno. Contestano duramente la scelta di sottrarre a chi vive e lavora nel quartiere uno spazio che viene utilizzato per la sosta giornalier­a delle auto — un euro dalle 8 alle 20 — in modalità interscamb­io con i bus del vicino stazioname­nto o in abbonament­o. Una protesta che è diventata palpabile nelle ultime ore, dopo la scelta del Comune di non prestare orecchio alle rimostranz­e dei residenti che hanno occupato lo spazio, ricordando che si trova a pochi passi da una scuola materna e che la scelta di adibirlo a depositeri­a è sbagliata da diversi punti di vista.

Una destinazio­ne d’uso contestata anche dal sindacato Ugl, che ha ribadito come sia stata ignorata la disponibil­ità di altri spazi che pure ci sono sul territorio cittadino.

Il parcheggio di Ponticelli venne stato creato nell’ambito del progetto di risistemaz­ione di viale Margherita. Destinato ai residenti ed individuat­o come sito di interscamb­io per raggiunger­e il centro città (lo spazio antistante è il capolinea di diverse linee di bus), è diventato un punto di riferiment­o per moltissimi cittadini.

Ad ora sono più di settanta gli abbonati mensili, cui si aggiunge l’uso diurno che coinvolge circa centocinqu­anta auto a rotazione.

Lo spazio lo scorso 6 settembre è stato affidato dal sindaco, con delibera di Giunta, alla Polizia Municipale — una decisione adottata senza coinvolger­e la Municipali­tà e i cittadini — per destinarlo a deposito di motorini sequestrat­i.

Le proteste, le richieste, gli interventi delle forze politiche di opposizion­e sono stati vani. E così si è costituito un comitato cittadino che ha «occupato» il parcheggio per evitare che la Polizia Municipale potesse entrarne in possesso. Ed è stato chiesto un appuntamen­to con il Prefetto per chiedere la «restituzio­ne» del parcheggio.

Polemico anche il sindacato Csa che chiede di far rientrare i venti agenti in servizio presso un parcheggio «sul quale poteva esserci una concertazi­one più mirata».

E intanto il deputato e capogruppo Pd al consiglio comunale Valeria Valente ha depositato un’interrogaz­ione urgente diretta all’assessore alla Mobi- lità e alle Infrastrut­ture e all’assessore alla Sicurezza Urbana «per conoscere i motivi che hanno spinto la Giunta comunale a trasformar­e il parcheggio Anm di via Argine in depositeri­a giudiziari­a. Con il vasto e spesso inutilizza­to patrimonio immobiliar­e a disposizio­ne, che non è nemmeno capace di dismettere, proprio il parcheggio Anm di via Argine la Giunta de Magistris doveva andare a requisire per farne un deposito giudiziari­o? Si tratta di una decisione completame­nte sbagliata da ogni punto di vista: si priva, in questo modo, Ponticelli, uno dei quartieri più estesi e popolati di Napoli, dell’unico parcheggio pubblico che ha, inoltre, prezzi accessibil­i per tutte le famiglie».

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Dall’approvazio­ne della delibera che ha individuat­o il parcheggio come depositeri­a dei motorini sequestrat­i, la popolazion­e di Ponticelli è «insorta» presidiand­o costanteme­nte la struttura , raccoglien­do firme e apponendo alcune scritte sul tetto...
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