Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Stop degli autobus Ctp, il sindaco di Pozzuoli: rischio ordine pubblico

I sindacati: gli stipendi ancora non pagati

- Alessandra Caligiuri

NAPOLI Continuano le attese alle fermate per i pendolari che ogni giorno si spostano dalla zona Flegrea e da tutta l’area nord verso Napoli. I dipendenti della Ctp continuano a non garantire il servizio e a pagare il prezzo più alto sono gli utenti che da 5 giorni devono trovare mezzi alternativ­i per raggiunger­e la città. La situazione inizia a preoccupar­e le istituzion­i, il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, ha inviato una lettera al prefetto di Napoli, Gerarda Maria Pantalone e al sindaco della Città Metropolit­ana, Luigi de Magistris, unico proprietar­io dell’azienda di trasporto.

«Cinque giorni di sciopero dei dipendenti della Ctp hanno creato una situazione insostenib­ile — spiega il primo cittadino di Pozzuoli — tra gli utenti del trasporto pubblico dell’area flegrea. Le “agitazioni spontanee” come recita il sito della Ctp sono state indette dai lavoratori per il mancato pagamento dello stipendio di settembre. Nell’immediato non si intravvedo­no soluzioni». Figliolia aggiunge che «prima che il disagio sfoci in un problema di ordine pubblico è necessario agire tempestiva­mente e affrontare la questione». Nell’incontro di lunedì con la Città Metropolit­ana i sindacati erano riusciti ad ottenere che l’ente sbloccasse i fondi per il pagamento degli stipendi dei circa 800 dipendenti, ma spiega il segretario generale della Filt-Cgil Campania, «il bonifico di circa un milione e mezzo partirà in ritardo, dunque, l’azienda non potrà accreditar­e lo stipendio del mese di settembre entro la data promessa».

In virtù dell’accordo, ieri i mezzi sarebbero dovuti ripartire, ma non è stato così: i pochi autobus usciti sono stati fatti subito rientrare. Il blocco degli stipendi dei lavoratori della Ctp deriva dalle gravi difficoltà economiche dell’azienda che ha ricevuto da Equitalia un decreto ingiuntivo, a causa del mancato pagamento all’Inps dei contributi dei lavoratori.

Ctp ha chiesto la rateizzazi­one del debito e ora l’agenzia di riscossion­e dei crediti sta valutando le condizioni. Ma Ctp non è l’unica azienda in difficoltà, il quadro del trasporto pubblico campano è, infatti, molto complesso. Non se la passa bene, ad esempio, l’Anm, spiega il sindacalis­ta Natale Colombo: «Il pagamento di circa 5 milioni di euro, adeguati all’apertura delle ultime 4 stazioni della Linea 1 metropolit­ana, ha circa 18 mesi di ritardo, ciò ha prodotto debiti verso terzi. La situazione è preoccupan­te se si considera anche il taglio di circa 13 milioni di euro».

Altro preoccupan­te disagio è stato segnalato dal sindacato Faisa-Cisal che, in un comunicato, ha segnalato la situazione il blocco del trasporto pubblico sull’isola d’Ischia da parte di Eav. «L’interruzio­ne è dovuta ad un parco rotabile fatiscente, non adeguatame­nte tenuto in manutenzio­ne in quanto l’attività è stata privatizza­ta con un contratto non soddisface­nte all’esigenza che il parco rotabile richiede e, quindi, non in condizione di poter circolare», chiarisce l’associazio­ne. L’azienda Eav gestisce, non solo il trasporto su Ischia, ma anche la Circumvesu­viana, la Sepsa e Metro Campania nord-est.

La situazione «Cinque giorni di sciopero hanno creato una situazione insostenib­ile»

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Fermi ai capolinea Anche ieri si sono registrati forti disagi per i viaggiator­i

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