Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Noi, sposi La conquista di un diritto
Sabato scorso, Domenico – psicologo, 50 anni – e Salvatore - vice presidente di una cooperativa sociale, 42 anni - hanno inaugurato il registro istituito presso il comune di Ischia con il loro matrimonio. La Chiesa dell’isola non ha gradito e don Pasquale Trani, responsabile dell’Ufficio famiglia e vita della diocesi di Ischia e incaricato regionale in Campania di pastorale familiare ha scritto in una nota: queste unioni minacciano la famiglia. Ecco la lettera dei due sposi.
Caro direttore, lungo i 22 anni della nostra storia, abbiamo sempre sperato di raggiungere questo momento, abbiamo sempre pensato di ottenere la serie di diritti civili che la legge oggi ci concede, anche se non abbiamo mai avuto la certezza di vedere questo giorno nell’arco di tempo della nostra vita... per questo siamo molto fortunati. Per noi, anche se pieno di gioie, il matrimonio non è stato solo un giorno di festa. Momenti di festa ne abbiamo avuti per celebrare la nostra storia! Per noi, é stato soprattutto un giorno di conquiste! Abbiamo condotto la nostra battaglia civile nel quotidiano. Abbiamo combattuto silenziosamente con il nostro “fare” di tutti i giorni, per far comprendere che un omosessuale può essere una persona perbene, normalizzando così, passo dopo passo, pregiudizi e stereotipi e i rapporti che abbiamo con le nostre care famiglie e con tutti i nostri meravigliosi amici ne sono la testimonianza viva. Vogliamo dedicare, la nostra Unione Civile a quanti sono stati meno fortunati di noi. Agli uomini e alle donne omosessuali che nella Storia sono stati insultati, picchiati, confinati, incarcerati, reclusi in campi di concentramento, torturati e uccisi .... soltanto per aver AMATO.