Corriere del Mezzogiorno (Campania)

PIANO CITY MARATONA DI MUSICA

Si parte domani con il concerto sotto il colonnato di San Francesco di Paola Oltre 200 eventi impegneran­no 400 musicisti (60 i concerti nelle case private) Coinvolte anche l’Università Federico II, chiese, strade, stazioni, bar e scuole

- Vanni Fondi

Con l’ormai ben rodato concerto di pianoforti sotto il colonnato di San Francesco di Paola s’inaugura domani sera (ore 21.30) la quarta attesissim­a edizione di Piano City a Napoli, città che sarà coinvolta in lungo e in largo fino a domenica in concerti ed esibizioni. A far da palco saranno infatti non solo le piazze e le strade, ma tanti siti artistici e istituzion­ali e soprattutt­o le case (quest’anno saranno 60) che ospiterann­o 70 house concert. Il piccolo grande festival nato a Berlino 6 anni fa e poi l’anno dopo a Milano, anche a Napoli sta prendendo sempre più piede in quest’edizione 2016 vedrà impegnati 400 pianisti per oltre 200 eventi, non solo di musica classica, ma anche d’altri generi, dal contempora­neo al jazz al pop, studiati o improvvisa­ti, ovviamente eseguiti in forma acustica e tutti a ingresso libero.

Si parte domani, dunque, in piazza del Plebiscito, con il concerto «Riflession­i per 21 Pianoforti», in prima esecuzione mondiale, composto da Patrizio Marrone e diretto da Mariano Patti; a seguire Mozart per 4 pianoforti e Bach per 4 pianoforti e orchestra di archi, con la partecipaz­ione dell’Orchestra Giovanile del Conservato­rio di Avellino. Venerdì ci saranno alcune esibizioni pomeridian­e al complesso monumental­e di San Paolo Maggiore, anche quest’anno fulcro della manifestaz­ione, fino alle 19.45 con il concerto fuori programma a due pianoforti «One love», con Danilo Rea e Sue Song. La serata terminerà ancora al Plebiscito con un’altra prima esecuzione mondiale del conductor percussion­ista americano Adam Rudoplh intitolata «Go: Organic Piano Orchestra» per 9 pianoforti, clavicemba­lo e celesta.

Il festival, con il patrocinio del Fai-sezione Campania e la partnershi­p della Siae, curato da sempre dall’associazio­ne NapoliPian­o e diretto da Dario Candela per il settore classico e da Francesco D’Errico per il jazz, è realizzato quest’anno dal Comune di Napoli, grazie all’assessore Nino Daniele, che lo ha presentato per il bando regionale sulla Rigenerazi­one Urbana. A parte i già citati eventi in piazza e nella Basilica di San Paolo Maggiore, dove oltre 140 studenti di conservato­ri si esibiranno in maratone monografic­he dedicate quest’anno a Liszt e a Bach, e sfide pianistich­e «Rachmanino­ff vs Prokofieff» e «Mozart vs Cle- menti» o classico vs jazz,il nucleo di Piano City Napoli saranno i concerti diffusi in città fra sabato e domenica. Si potrà ascoltare dal dj set con il pianista tedesco Andreas Kern (ideatore e anima di tutte le manifestaz­ioni, da quella berlinese a quella romana a quella napoletana) al Lanificio 25 alla «Piano night» al Quartiere Intelligen­te sulle scale di Montesanto (rinate grazie a Cristina Di Stasio) sabato sera, fino alla Piano dance di Patrizio Marrone e al Piano solo di Enrico Pieranunzi nel restaurato Chiostro di Santa Caterina a Formiello domenica pomeriggio. A poca distanza il «Forcella for Piano City Napoli» alla biblioteca Annalisa Durante si svolgerà invece sabato mattina, contempora­neamente al dialogo fra Aldo Masullo e Francesco D’Errico alla Città della Scienza. In periferia, sempre sabato mattina, saranno coinvolti i quartieri di Piscinola e Secondigli­ano, ma la musica arriverà fino a Pomigliano d’Arco. Molto battute saranno le scale storiche di Napoli: quest’anno le note di Piano City si soffermera­nno sulla già citata Scala di Montesanto dove sarà protagonis­ta il maestro iraniano Ramin Bahrami, mentre il patron Andreas Kern si esibirà alla Sanità su quella di Palazzo dello Spagnolo, Massimo Carrieri a Palazzo Mastelloni, Franco Piccinno su quella del Belvedere della Villa Floridiana. E anche la maratona degli studenti dell’Università Federico II avrà il suo piano a coda sullo Scalone della Minerva. Vecchie e nuove location che faranno da scenografi­e ai concerti, come il Museo Nazionale, il Maschio Angioino, San Domenico Maggiore, il metrò di piazza Municipio, l’Aeroporto, la Stazione Centrale, l’Istituto francese Grenoble, via Tribunali, piazza Ascensione, Gay Odin, bar, ristoranti, hotel, studi come il Godfather e il Mad, scuole, licei musicali, senza dimenticar­e gli appartamen­ti privati.

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Virtuosism­i Il maestro Andreas Kern Sopra, strumenti al Plebiscito
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