Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Non credo che ci sarà un vero cambiamento Il Senato non sparirà»
NAPOLI Antonemilio Krogh, avvocato di fama, è ormai, dicono gli amici, un pasionario del No. Se non altro uno dei pochi che lo ammette. «Ahimè, mi sarebbe piaciuto votare qualcosa che cambiasse davvero le cose. Non è così».
Cosa non la convince di questa riforma?
«Mi sembra nel suo contenuto, come molte cose di questo governo, gattopardiana: tutto deve cambiare perché tutto resti come prima».
A quali altri provvedimenti si riferisce?
«Dagli 80 euro alle sospensioni dei termini processuali propagandata come risoluzione della questione giustizia. Avrei votato sì se ci fosse stata realmente l’abolizione del Senato. Mi convince il No propio su questo punto: non si abolisce il bicameralismo, ma resta e sulla formazione del Senato c’è una tale nebulosa, un pasticcio di consiglieri regionali e sindaci che avranno l’immunità. Il Senato diventerà un centro di potere più influenzabile di oggi. Credo che è uno dei motivi che spingerà molti italiani a votare no».
Neanche l’abbattimento dei costi la convince?
«Perché non è vero. È un provvedimento un po’ populista. Gli addetti ai lavori ben comprendono che non risolvi proprio nulla. Se approfondisci voti No».
Che effetto le fa un fronte del No che va dalla Lega a de Magistris?
«Ho sentito molti amici che non votano no per questo motivo. Ma io credo che un referendum costituzionale pretenda una scelta di coscienza molto più profonda. Almeno per me è così. Sapere chi vota No non mi fa cambiare idea. Non sono né leghista né grillino, ma il referendum di una tale portata deve andare oltre i colori politici. Non sento nemmeno le ragioni dell’uno e dell’altro».
Però il No non cambierà niente, questo è oggettivo.
«I problemi dell’Italia non dipendono da questa riforma. E il principio che pur di cambiare si vota qualsiasi cosa non va bene. È quello che porta allo sbaraglio. Tutti hanno davanti agli occhi il disastro Italia, anche io. Ma con questa riforma non si snelliscono i costi e neanche le procedure. Costi che tra l’altro si potrebbero abbassare con leggi ordinarie. Dunque davvero non capisco come la si possa votare».
Sondaggio tra i suoi amici: è avanti il Sì o il No?
«Ho parecchi amici che votano No. Gli amici che votano il Sì lo basano sul principio purché si cambi. Ho l’impressione che non abbiano approfondito la materia. Questa volta forse è più ideologico il Sì».
I problemi del nostro paese non dipendono affatto da questa riforma