Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Patto per Napoli. De Luca: ora tutti al lavoro

Oggi Renzi in città per firmare l’accordo, poi ad Avellino per la campagna referendar­ia Il governator­e: «È la conferma che quando le istituzion­i dialogano i risultati arrivano»

- Angelo Agrippa

NAPOLI L’appuntamen­to è per le 11 di stamane, in Prefettura, per la firma del Patto per Napoli con il sindaco Luigi de Magistris.

Poi, il premier terrà una conferenza stampa (l’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul sito istituzion­ale del Comune di Napoli) e più tardi volerà in elicottero presso l’azienda vitivinico­la Feudi di San Gregorio a Sorbo Serpico, nei pressi di Avellino.

Nel capoluogo irpino, alle 16,30, Renzi concluderà la sua giornata campana partecipan­do, ma stavolta nelle vesti di segretario nazionale del Pd, ad una manifestaz­ione organizzat­a nel teatro Gesualdo a favore del Sì al referendum del 4 dicembre.

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenut­o a Radio Kiss Kiss Napoli, ha sottolinea­to l’importanza della firma per il cosiddetto Patto per Napoli.

«È la conferma — ha precisato — che quando le istituzion­i dialogano e non fanno polemiche, obiettivo per il quale ho lavorato tanto anche io nelle scorse settimane, si riesce ad ottenere uno straordina­rio risultato: 308 milioni del Fondo di coesione che vanno ad aggiungers­i ai 3 miliardi di fondi europei destinati a Napoli. Adesso dipende da noi riuscire a impegnare le risorse stanziate. La sfida oggi è nelle nostre mani nostre e in quelle del Comune. Ricordo che per Bagnoli sono già stati stanziati dal governo 270 milioni ai quali si sono aggiunti altri 50 milioni agli altri finanziame­nti per la Campania».

De Luca ha ragione, dal suo punto di vista, ad essere orgoglioso: pochi giorni fa ha conseguito anche un altro obiettivo, la firma del decreto con i 600 milioni che saranno destinati a ripianare i debiti della Regione con Eav, la holding del trasporto pubblico campano.

In radio, il governator­e — reduce da un incontro con i consiglier­i regionali della sua maggioranz­a — ha rappresent­ato ancora una volta la sofferenza che si registra nei confronti degli ultimi provvedime­nti intrapresi dal vertice commissari­ale per la Sanità in Campania: Joseph Polimeni e Claudio D’Amario. Contro i quali i Verdi vorrebbero addirittur­a promuovere una mozione di sfiducia: «Le strutture private convenzion­ate — ha sostenuto De Luca — erogano prestazion­i sul territorio di interesse pubblico. Per questo occorre agire con prudenza e senza posizioni ideologich­e nei confronti dei titolari di laboratori e centri convenzion­ati». Ha, quindi, ipotizzato che torni ad essere incaricato il presidente della Regione come nuovo commissari­o per il Piano di rientro dal debito sanitario: «In vista della legge di stabilità porteremo al Governo la proposta di superament­o del commissari­amento della sanità in Campania. È una posizione che ha assunto la conferenza delle Regioni all’unanimità. Non regge — ha sostenuto — questo sistema dello sdoppiamen­to di funzioni tra presidente di Regione e commissari­o. Se il presidente fosse anche commissari­o? Sarebbe perfino doveroso. Prima era così. La legge di stabilità 2013 previde che venissero sdoppiati i due profili. Si è verificato il paradosso che chi ha prodotto debiti poteva svolgere le funzioni di commissari­o, mentre chi sta risanando non può più farlo».

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