Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Insigne Un gol anticrisi

Dagli applausi ai fischi del San Paolo: contro l’Empoli si candida protagonis­ta del tridente

- Monica Scozzafava

NAPOLI Sarà il tridente dei «piccoli» Callejon, Mertens e Insigne a non dare riferiment­i precisi all’Empoli di Martusciel­lo (napoletano e allievo di Maurizio Sarri) in una partita sulla carta sicurament­e semplice, ma che proprio perché sta a metà del ciclo terribile, prima di quella contro la Juventus sabato e dell’altra di Champions di mercoledì, servirà a fare il pieno di morale e autostima per affrontare avversari decisament­e più temibili. Gabbiadini sarà in tribuna probabilme­nte insieme con Milik, in campo la soluzione obbligata - ma non troppo - del falso nueve Mertens, di centrocamp­isti più «freschi» come Zielinski e Diawara (quest’ultimo dovrebbe essere riconferma­to dopo la buona prova di Crotone) e di una difesa che sulla destra potrebbe avvalersi dell’esperienza di Maggio. E’ una partita da vincere se il Napoli di Sarri vuole ancora far parte delle squadre che provano ad accerchiar­e la Juventus. Contro l’Empoli è chiamato a ritrovare il gol chi lo scorso anno lo aveva realizzato sia all’andata che al ritorno. Parliamo di Lorenzo Insigne, il cui valore in questa stagione è ancora inespresso, almeno in termini di gol. I fischi del San Paolo dopo il rigore sbaancora gliato contro la Roma, probabilme­nte, suonano ancora nelle sue orecchie e con la stessa voglia e rabbia con cui andò sul dischetto ad afferrare il pallone, dovrà proporsi davanti a Skorupski, ritrovare la giocata e anche quel tiro, tante volte micidiale, a giro. Dall’ultimo gol segnato contro il Milan su rigore sono trascorsi 189 giorni, addirittur­a 240 se risaliamo all’ultima rete che Lorenzo Insigne ha messo a segno su rigore. Il folletto del gol è oggi alla ricerca del guizzo, dell’entusiasmo e anche di una maggiore fiducia da parte dell’ambiente, che a lui come del resto a tutti i napoletani che hanno vestito la maglia azzurra, non perdona niente. Furono dodici in campionato, la scorsa stagione, con doppietta al Milan, e gol anche alla Juventus, sotto gli occhi dei tifosi del San Paolo. Gli stessi che adesso mugugnano appena Insigne sbaglia o si ferma. Senza gol - è l’unico degli attaccanti di Sarri - a digiuno ma con un’energia nelle gambe doppia rispetto ai suoi compagni: undici e anche dodici chilometri a partita. Ma è ora che torni bomber, quella dell’Empoli è una porta che ben conosce.

Diawara Felice per la vittoria di domenica Ora aspetto di esordire al San Paolo Jorginho è un grande giocatore, io sono giovane e mi metto a disposizio­ne

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L’abbraccio Tridente con Insigne, Mertens e Callejon (nella foto)
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