Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Boccia rilancia: «CasaCorrie­re», una community per il Meridione

Sant’Andrea delle Dame: quinta tappa di CasaCorrie­re sul mecenatism­o Galasso: «Bene i privati, lo Stato da solo non può provvedere a tutto»

- Cuomo, Merone

Il leader degli industrial­i è intervenut­o ieri al quinto appuntamen­to di CasaCorrie­re.

NAPOLI Un incantevol­e ingresso affrescato, che immette nel chiostro di Sant’Andrea delle Dame, è stato riaperto al pubblico. Per tanti anni le porte erano rimaste chiuse perché il locale era adibito a deposito. È un piccolo risultato concreto, ma dall’alto valore emblematic­o, coinciso col quinto appuntamen­to di CasaCorrie­re, ospitato ieri nel cuore della Seconda università di Napoli.

Obiettivo degli incontri, voluti dal Corriere del Mezzogiorn­o in occasione del centoquara­ntesimo anniversar­io della fondazione del Corriere della Sera, è appunto «l’apertura di luoghi simbolo della città alla discussion­e» come ha ricordato in avvio il direttore del quotidiano napoletano Enzo d’Errico che ha anche tracciato un bilancio, rivelando, per esempio, che ogni incontro è stato seguito da almeno trecento persone e che altrettant­e sono state in lista di attesa. Tema del giorno il finanziame­nto della cultura, efficaceme­nte sintetizza­to nel titolo «Quando l’arte incontra un mecenate». Nell’ex refettorio con pregevoli affreschi recentemen­te restaurati il rettore Giuseppe Paolisso ha fatto gli onori di casa, rammentand­o che durante il giorno il chiostro vive grazie alla presenza di circa 3 mila studenti. Ospite a sorpresa il sottosegre­tario ai Beni culturali, con delega al Turismo Dorina Bianchi che si è soffermata sull’incapacità del Sud «di vivere di turismo» e ha esortato ad essere «più orgogliosi del patrimonio artistico e culturale presente nel Mezzogiorn­o». Sul palco il soprintend­ente archeologo di Pompei Massimo Osanna. «A dire il vero - ha evidenziat­o - al nostro interno abbiamo già sperimenta­to la collaboraz­ione con il privato». Il riferiment­o è naturalmen­te all’esperienza degli Scavi di Ercolano e ai finanziame­nti erogati dalla fondazione americana Packard. «Questo modello ha funzionato - ha spiegato Osanna - ma non si può estendere automatica­mente a Pompei. Quest’ultimo sito è infatti dieci volte più grande di Ercolano». CasaCorrie­re ha già offerto l’occasione per annunci importanti. Ed ecco quello del soprintend­ente. «Stiamo perfeziona­ndo un accordo con investitor­i privati francesi che consentirà di selezionar­e all’interno e all’esterno dell’area archeologi­ca luoghi sui quali intervenir­e». Anche il presidente nazionale di Confindust­ria Vincenzo Boccia ha lanciato un’idea che ha il valore di un impegno. «Si dovrebbe stilare una lista di luoghi o monumenti che i privati possono adottare. Immaginate il pacere di poter accompagna­re un proprio cliente in un monumento messo sotto la propria tutela». Il leader degli industrial­i ha dimostrare di essere in sintonia con lo spirito della manifestaz­ione affermando che «CasaCorrie­re dà il senso della comunità che spesso al Sud viene smarrito», e ha anche detto che nel Mezzogiorn­o bisogna abbandonar­e la mentalità dell’«adda passa’ a nuttata». La discussion­e, stimolata da d’Errico, ha visto protagonis­ta pure lo storico Giuseppe Galasso. Il professore, che è stato sottosegre­tario ai Beni culturali, ha affrontato la questione di fondo. «Il nostro patrimonio culturale non è concentrat­o solo nelle grandi città, ma distribuit­o su tutto il territorio nazionale. Inoltre, attraversa tutte le epoche della storia. Non si può pensare che lo Stato da solo possa provvedere a tutto. L’apertura ai privati è necessaria, pur tenendo sempre presente che nulla è più pubblico del patrimonio culturale». Le conclusion­i come al solito affidate allo scrittore Maurizio de Giovanni che ha distinto tra sponsor «che mettono i soldi» e mecenati «che mantengono gli artisti per il piacere di sentire il loro canto» e ha auspicato che tra tanti sponsor ci fosse anche un mecenate.

Annunci Il soprintend­ente di Pompei Osanna: «Un accordo con i francesi per intervenir­e dentro e fuori il parco archeologi­co» Paolisso, rettore Sun: «Grazie a quest’evento un ingresso storico finalmente non è più un deposito»

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 ??  ?? Sopra, la sala degli affreschi. In alto a sinistra, l’ex deposito tornato ingresso storico in occasione di CasaCorrie­re. A destra: Massimo Osanna, Enzo d’Errico e Giuseppe Paolisso
Sopra, la sala degli affreschi. In alto a sinistra, l’ex deposito tornato ingresso storico in occasione di CasaCorrie­re. A destra: Massimo Osanna, Enzo d’Errico e Giuseppe Paolisso
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 ??  ?? Confindust­ria Il presidente Vincenzo Boccia
Confindust­ria Il presidente Vincenzo Boccia
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Beni culturali Il sottosegre­tario Dorina Bianchi

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