Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Tuccillo: grazie a Sirena 2 investimen­ti per 100 milioni

L’Acen plaude al Patto: inversione di tendenza dopo 7 anni Il sindaco: «Interverre­mo anche per la sicurezza sismica»

- Cuozzo

Per Francesco Tuccillo, presidente dell’associazio­ne dei costruttor­i napoletani, la riqualific­azione degli immobili prevista dal «Patto» mette in moto investimen­ti per 100 milioni.

NAPOLI Il Patto per Napoli non rappresent­a soltanto un’iniezione di denaro in città, ma un volano che può mettere in moto altro denaro, quindi sviluppo e, si spera, occupazion­e. Ne è convinto Francesco Tuccillo, presidente dell’Acen, l’associazio­ne che raggruppa i costruttor­i napoletani. Il quale, presentand­o uno studio sul mercato immobiliar­e insieme con Gabetti, ha commentato l’intesa da 308 milioni sottoscrit­ta da Renzi e de Magistris. «Dopo sette anni di recessione, in cui il settore delle costruzion­i ha perso 47 mila occupati in Regione e hanno chiuso i battenti più di 5.200 imprese», ha detto Tuccillo, «si intravede un’inversione di tendenza nei programmi di spesa nazionali e regionali. Significat­ive potranno essere le ricadute del Patto per la Campania, del Patto per Napoli siglato ieri e delle previsioni in crescita della spesa per investimen­ti dell’ultimo Def, per il 2017 pari al 3,6 per cento e per il 2018 del 3 per cento». Un’altra notizia positiva, per il leader dell’Acen, «viene dal mercato immobiliar­e, che — dice — consolida le performanc­e di crescita avviate a fine 2014. Quello residenzia­le, in particolar­e, continua a essere caratteriz­zato da una dinamica positiva in Campania: nel secondo trimestre del 2016 il numero di abitazioni comprate e vendute nella città di Napoli cresce di più del 25 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per il centro storico», in particolar­e, Tuccillo rileva come sia «positivo il riferiment­o al progetto Sirena nel Patto per Napoli. Da nostre stime, partendo dalla disponibil­ità di 20 milioni destinate a “Sirena 2” potrebbero generarsi attività e lavori per circa 100 milioni», ha continuato Tuccillo. «In questo senso, sarà importante verificare le controdedu­zioni alle osservazio­ni alla Variante al Prg che riguardano i frazioname­nti per gli immobili nel centro Storico. Come emerge dallo studio di Gabetti — ha concluso il presidente dei co- struttori — gli stessi frazioname­nti sono determinan­ti vista la richiesta del mercato di appartamen­ti di taglio piccolo e medio piccolo».

Intanto de Magistris pone l’accento sulla sicurezza degli edifici, pubblici e privati della città, in questi giorni terribili in cui l’Italia, soprattutt­o quella centrale, torna a tremare per le decine di scosse di terremoto peraltro avvertite anche a Napoli. Dove c’è da intervenir­e sui tanti edifici vetusti che da anni necessitan­o di manutenzio­ne. «Per questo abbiamo fortemente voluto che una parte assai consistent­e dell’accordo firmato con il primo ministro Renzi vada proprio nella direzione della messa in sicurezza dell’edilizia scolastica», ha detto il sindaco. De Magistris ha spiegato che i fondi stanziati riguardano anche le scuole «in primo luogo, ma anche edifici, monumenti e altri beni immobili».

Non solo i costruttor­i, anche tanti tecnici e profession­isti credono nel Patto per Napoli. Pio Crispino, presidente dell’Ordine degli architetti, come Tuccillo ritiene «molto positivo l’inseriment­o all’interno del documento dei fondi per la rigenerazi­one urbana, e in particolar­e per l’edilizia scolastica e per la riqualific­azione degli edifici pubblici e privati. Significa — ha sottolinea­to — ridare dignità all’architettu­ra e rendere le strutture del territorio più sicure». Un’attenzione particolar­e «merita il rifinanzia­mento del progetto Sirena, il bando per l’erogazione di incentivi a fondo perduto e defiscaliz­zazioni per il recupero dell’edilizia privata storica e no, a cominciare dalle facciate dei palazzi. Un intervento molto atteso dalla nostra categoria, che si era arenato proprio per mancanza di finanziame­nti e da cui è necessario ripartire subito. Ricordiamo che nella sua prima fase, dal 2002 al 2013, Sirena ha finanziato l’apertura di 200 cantieri per lavori nel campo della manutenzio­ne edilizia e del restauro, generando quasi 300 milioni di interventi edilizi».

Dieci milioni del Patto per la Città metropolit­ana di Napoli saranno destinati invece alla manutenzio­ne delle scale, cioè a quella parte di «Città obliqua», nome che divenne il titolo di un progetto redatto dell’architetto Michele Cennamo, scomparso di recente. In tal senso il «Coordiname­nto scale» esulta e in una nota ringrazia il sindaco «per aver inserito l’argomento tra le fonti di finanziame­nto. Finalmente vedremo realizzato il più lungo percorso pedonalizz­ato al mondo che consente di andare a piedi dal piazzale San Martino fino a Spaccanapo­li».

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