Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La iOS Academy realizzerà nuove applicazio­ni sanitarie C’è l’intesa con il Cardarelli

L’annuncio in ospedale durante la visita di Sepe e De Luca

- Raffaele Nespoli

La sensazione è che la «Giornata mondiale del malato» celebrata ieri al Cardarelli dal cardinale Crescenzio Sepe alla presenza di Vincenzo De Luca sia stata anche un po’, almeno per la Campania, la giornata della sanità. In poche ore si è raccolto ogni aspetto del nostro «sistema salute»: l’impegno per chi soffre, la voglia di riscatto, la grande abnegazion­e. Perché no, la rivendicaz­ione politica e persino il volto misero di chi, incurante di tutto, cerca di rubare portafogli ai pazienti.

La cronaca racconta di un dono importante che la curia ha voluto fare ai piccoli degenti della Terapia intensiva neonatale, un ecografo di ultima generazion­e acquistato con il ricavato dell’asta di beneficenz­a del 2015 in collaboraz­ione con la Rai. Il fuoriprogr­amma è stato il battesimo di due bimbi ancora in incubatric­e. Un momento che ha commosso anche il cardinale, che dopo la cerimonia ha detto: «Sono prete da 50 anni, non ho mai fatto un battesimo così commovente come oggi, un’esperienza che va oltre la liturgia».

Il cardinale ha poi fatto visita ai degenti, prima di celebrare la messa in un’aula Moriello gremita di quei camici bianchi che nei fatti sono l’anima e spina dorsale del Cardarelli. A loro, e a tutto il resto del personale, si è rivolto il direttore generale Ciro Verdoliva quando ha parlato di una «squadra della quale va fiero». Verdoliva quella squadra l’ha difesa ancora una volta a spada tratta, stanco di chi «prova a confondere le carte sul tavolo, perché cosi facendo sminuisce il lavoro di tutti i cardarelli­ani nel tentativo di legittimar­e se stesso». Nel suo discorso il manager non ha cercato di nascondere le criticità, anzi è stato lui stesso a ricordare le due recenti crisi legate al super afflusso di pazienti. Ha voluto però anche sottolinea­re la profession­alità e l’abnegazion­e dei medici che lavorano al Cardarelli, che non possono essere mortificat­i con l’eterno luogo comune delle barelle. Tra le azioni messe in campo in questi 7 mesi, la creazione dei percorsi assistenzi­ali per il piede diabetico, per la frattura del femore in 48 ore, il percorso nascite finalizzat­o alla promozione del parto vaginale con «parto analgesia» e la «rooming in».

Due le notizie che faranno parlare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. In primo luogo la conferma che stanno arrivando le autorizzaz­ioni regionali per ripristina­re la mancanza di personale, e che presto saranno banditi i concorsi per la nomina di circa 30 primari. Poi la sottoscriz­ione di un protocollo d’intesa con l’iOS Developer Academy nata a San Giovanni a Teduccio dall’accordo tra Apple e Federico II, che al Cardarelli ha trovato un partner all’altezza per condivider­e lo sviluppo di app da applicare in sanità. Ovviamente, quasi tutti gli occhi erano puntati ieri sul governator­e che ha parlato di una sanità «impegnata in un lavoro di riorganizz­azione straordina­rio. Al Cardarelli sono stati fatti passi da gigante in termini di organizzaz­ione. Nella medicina generale c’erano circa 35 barelle nel corridoio con pazienti che rimanevano lì fino a 5 giorni. Ora c’è una situazione di normalità in un ospedale che ha dovuto accogliere in qualche caso migliaia di pazienti in una notte o in una mattinata». Intanto, lontano dai riflettori (nel padiglione B), una donna è stata arrestata per aver rubato i portafogli di alcuni pazienti. Un gesto vergognoso che fa riflettere su quali difficoltà debbano affrontare i manager nominati da De Luca, ma più in generale tutto il personale, che ogni giorno cerca di garantire la migliore assistenza.

Il dg Verdoliva Il manager ha difeso il lavoro dei sanitari: si parla solo di barelle ma la qualità resta alta

L’emozione Sepe battezza due piccoli in incubatric­e e poi confessa: mai accaduto in 50 anni

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Ospiti Il governator­e De Luca e, a lato, il cardinale Sepe ieri mattina al Cardarelli

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